La Radioterapia è una disciplina basata sull’utilizzo di radiazioni ionizzanti e rappresenta oggi una delle più importanti modalità di cura dei tumori.
Non invasiva, non richiede anestesia o medicamenti particolari e si esegue in tempi brevi: per questo è indicata anche per pazienti non operabili o che non possono effettuare chemioterapie.
Impiegata da sola (radioterapia esclusiva) o in associazione ad altre modalità terapeutiche (chirurgia e/o chemioterapia) può avere intento curativo o palliativo.
In Humanitas la radioterapia occupa un’area di circa 1000 metri quadrati, con quattro bunker dedicati. L’Unità Operativa utilizza le più avanzate tecnologie attualmente disponibili e si avvale di:
- Simulazione virtuale, costituita da una TAC dedicata e un sistema di tre laser mobili;
- Quattro acceleratori lineari, dotati di collimatore multi-lamellare statico e dinamico e dispositivo di verifica portale al silicio amorfo;
- Sistema di ottimizzazione RapidArc, tecnica di intensità modulata ad arco di ultima generazione.
- Sistema OBI (On-board imager system), costituito da un tubo a raggi X e da un rivelatore al silicio amorfo solidali all’acceleratore
- Cone Beam CT mode, ovvero un software che permette di realizzare una scansione TC direttamente all’acceleratore per verificare il corretto posizionamento del paziente
- RPM (Repiratory Gating) Respiration synchronized imaging and treatment, costituito da un sistema di telecamere ad infrarosso che monitora la respirazione del paziente e consente l’erogazione della dose solo nelle fasi preselezionate dal medico
- Sistemi di immobilizzazione, riposizionamento e localizzazione dedicati per ogni distretto corporeo;
- Software per l’elaborazione dei piani di cura, con moduli per Radiochirurgia Stereotassica e tecniche di intensità modulata (IMRT)
- Software per la fusione di immagini provenienti da diverse modalità diagnostiche (RMN/PET/TAC)
- Sistema per la gestione computerizzata dell’intero processo radioterapico.
Inoltre, allo scopo di rilassare il paziente, di fronte all’acceleratore è presente una parete in tessuto elastico retroilluminata su cui vengono proiettate dinamiche variazioni cromatiche.