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Ostruzione respiratoria nasale


Che cos’è l’ostruzione respiratoria nasale?

Per ostruzione respiratoria nasale si intende la difficoltà a respirare con il naso. Un limitato flusso d’aria attraverso il naso può comportare conseguenze più o meno significative sulla qualità della vita. Tale situazione, se trascurata, può esporre il paziente a un peggioramento delle proprie condizioni cliniche generali, come ad esempio nelle ostruzioni relative a sensibilizzazione allergica o rinosinusite con poliposi nasale, o limitare la possibilità di un trattamento efficace.

Quali sono le cause dell’ostruzione respiratoria nasale?

Le cause di ostruzione respiratoria nasale possono essere varie e talvolta celare una problematica sistemica, tra le più frequenti troviamo:

  • ipertrofia dei turbinati nasali inferiori: i turbinati inferiori occupano la parete laterale della cavità nasale. Hanno un impianto osseo rivestito da tessuto spugnoso (erettile) e da mucosa, e si comportano come un corpo cavernoso aumentando e riducendo il proprio spessore in modo circadiano nel corso della giornata. Sono di fatto i “climatizzatori” dell’aria presenti all’interno del naso e rispondono ai cambiamenti di temperatura, di umidità e in caso di stimoli allergici. Numerose altre cause infiammatorie locali, irritative o meccaniche possono portare a un’ipertrofia (aumento di volume) dei turbinati inferiori con limitata respirazione nasale;
  • deviazione del setto nasale: il setto nasale è l’impalcatura mediana composta prevalentemente da cartilagine e in parte da osso, che separa le due fosse nasali. Per deviazione del setto nasale, che può essere presente dalla nascita (connatale) o secondaria a un trauma, si intende lo spostamento della componente cartilaginea o ossea dall’asse mediano. Tale condizione può causare difficoltà a respirare sia dal lato più stretto per via della deviazione, sia dal lato opposto della deviazione (ostruzione respiratoria nasale paradossa) per via della progressiva ipertrofia del turbinato inferiore che tende a occupare lo spazio libero in fossa nasale;
  • collasso della valvola nasale: la cornice esterna e interna delle narici corrisponde alla valvola nasale; si tratta di un elemento importante per la corretta respirazione nasale, che può essere paragonata a una sorta di turbina che implementa il flusso di aria dall’ambiente esterno alle narici. Una debolezza o un’eccessiva flessibilità delle cartilagini superiori/inferiori della valvola nasale (secondaria a una chirurgia nasale o al processo di invecchiamento con il conseguente riassorbimento di collagene, che assicura l’elasticità dei tessuti) può causare un collasso delle narici e del vestibolo nasale durante l’inspirazione;
  • ipertrofia delle adenoidi: le adenoidi sono costituite da tessuto linfoproliferativo, che occupa la rinofaringe, ovvero la porzione iniziale della faringe retrostante le cavità nasali. Nell’infanzia le adenoidi tendono a essere di volume aumentato perché sotto il continuo stimolo di agenti patogeni esterni, che contribuiscono allo sviluppo e completamento del nostro sistema immunitario. Completata la maturazione del sistema immunitario le adenoidi perdono la loro attività, tendendo ad andare in involuzione funzionale. Se eccessivamente voluminose, possono concorrere a determinare ostruzione respiratoria nasale, sovrainfezioni delle alte vie respiratorie per la limitata possibilità di drenaggio di muco, o incidere sulla ricorrenza di episodi di otite per via della ostruzione a livello della tuba di Eustachio, limitando la ventilazione dell’orecchio medio. Possono alterare, anche, lo sviluppo del palato e della normale dentizione. La persistenza di adenoidi ipertrofiche concorre al mantenimento dell’ostruzione respiratoria nasale; 
  • rinite allergica: ipertrofia (rigonfiamento) della mucosa della parete laterale nasale su base allergica;
  • rinite non allergica: rappresenta un gruppo numeroso di riniti. La citologia nasale, un semplice esame che consiste nel prelievo di un campione di cellule dal terzo medio del turbinato inferiore mediante raschiamento e nella lettura su vetrino della popolazione cellulare presente, può dare indicazioni circa lo stato infiammatorio della mucosa nasale e una sua corretta gestione terapeutica;
  • atresia coanale: patologia congenita caratterizzata dalla persistenza di tessuto osseo e/o cartilagineo che restringe o blocca la via respiratoria nasale a livello delle coane, ovvero la porzione posteriore delle fosse nasali, che dà accesso alla faringe (rinofaringe);
  • rinosinusite con poliposi nasale e poliposi nasale isolata;
  • neoformazioni di natura da determinare: ogni neoformazione monolaterale delle fosse nasali, pur potendo rappresentare espressione di una patologia infiammatoria, deve essere valutata con un corretto approccio diagnostico che prevede spesso l’esecuzione di tomografia computerizzata (TC) del massiccio facciale con mezzo di contrasto, risonanza magnetica (RM) del massiccio facciale con mezzo di contrasto e prelievo di un campione (biopsia) della neoformazione in ambulatorio o chirurgicamente da parte dello specialista otorinolaringoiatra.

Quali sono i sintomi dell’ostruzione respiratoria nasale?

I sintomi associati all’ostruzione nasale sono:

Diagnosi

L’ostruzione respiratoria nasale impone un’accurata raccolta anamnestica da parte dello specialista durante la visita otorinolaringoiatrica, non solo limitata alla qualità della respirazione e dei possibili sintomi sopra elencati, ma anche alla frequenza di presentazione nel corso dell’anno, alla possibile stagionalità o a situazioni critiche che possono condizionare un’evoluzione negativa. L’esame obiettivo consiste nella valutazione della piramide nasale e delle valvole nasali, completata dall’endoscopia delle vie aereo digestive superiori. In particolare, l’esplorazione endoscopica delle fosse nasali valuta in modo accurato sia l’asse mediano (setto nasale) che la parete laterale nasale. La parete laterale nasale, oltre a essere occupata dai turbinati inferiori, rappresenta la via di passaggio di aria dal naso ai seni paranasali e di muco da essi al naso, quindi alla colonna aerea della faringe. Anamnesi ed esame endoscopico hanno di fatto sostituito la radiografia del cranio e dei seni paranasali, oggi da considerarsi un esame obsoleto.

Ove necessario, l’inquadramento potrà essere completato con:

Esami radiologici: TC del massiccio facciale senza mezzo di contrasto e/o RM del massiccio facciale con mezzo di contrasto.

Trattamenti

Il trattamento dell’ostruzione respiratoria nasale dipende dalla causa dell’ostruzione nasale. Lo step iniziale è solitamente rappresentato da un trattamento farmacologico, basato prevalentemente sull’utilizzo di spray nasali con corticosteroidi. Lo steroide riduce l’infiammazione nasale e favorisce il meccanismo di trasporto di muco da parete dell’epitelio respiratorio nasale. La prescrizione di spray vasocostrittori deve essere valutata con attenzione e confinata a periodi di tempo limitato, come nelle congestioni nasali acute. La corretta igiene delle fosse nasali con lavaggio a mezzo di soluzione fisiologica è particolarmente importante in tutte le ostruzioni respiratorie nasali con carattere infiammatorio e deve essere fortemente suggerito come trattamento abitudinario quotidiano. 

In assenza di beneficio con terapia medica può essere indicato un intervento di decongestione chirurgica dei turbinati nasali. Nel caso in cui la deviazione del setto nasale fosse la causa principale della sintomatologia può essere indicata la correzione chirurgica funzionale del setto nasale (settoplastica). Tali procedure sul naso e sui turbinati nasali possono essere associate a procedure di chirurgia endoscopica dei seni paranasali nelle forme di ostruzione accompagnate da rinosinusite cronica con o senza poliposi nasale. La tecnica chirurgica può avvalersi delle più moderne strumentazioni quali radiofrequenze e laser.

In caso di ipertrofia adenoidea, potrà essere indicato un intervento di adenoidectomia.

Se l’ostruzione nasale fosse sostenuta da una neoformazione visibile in endoscopia potrà essere utile l’esecuzione di una biopsia con esame istologico per determinarne la natura.

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