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Vaccino contro la dengue

Che cos’è il vaccino contro la dengue?

La dengue è una malattia virale diffusa in particolare nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo e negli ultimi decenni la sua diffusione è aumentata. 

L’infezione è causata da una famiglia di quattro virus: Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4. La trasmissione avviene soprattutto attraverso la puntura di una zanzara infetta, in particolare della specie Aedes aegypti, ma anche da Aedes albopictus. 

In genere l’infezione da virus Dengue si risolve senza gravi conseguenze, con sintomi che includono tipicamente:

Altri segni clinici possono includere vomito, dolore addominale, versamento pleurico, sintomi emorragici come epistassi (sanguinamento dal naso) e sanguinamento delle gengive, letargia, epatomegalia (ingrossamento del fegato), trombocitopenia (riduzione delle piastrine), aumento degli enzimi epatici e infezioni secondarie.

Anche se quindi la maggior parte dei casi si risolvono senza gravi conseguenze, alcuni casi possono evolvere verso complicazioni severe, come la febbre emorragica da Dengue e la sindrome da shock da Dengue, caratterizzate da un’aumentata permeabilità capillare, anomalie emostatiche (del sistema di coagulazione del sangue) e shock. 

Alcuni studi hanno anche riportato complicazioni neurologiche, come tremori, rigidità e movimenti lenti, che possono avere conseguenze a lungo termine, inclusa la riduzione permanente dei neuroni con cambiamenti cognitivi e comportamentali.

In alcuni casi, forme severe di infezione possono portare a edema cerebrale grave, che può anche essere fatale.

È quindi importante vaccinare le persone a rischio per prevenire i casi di infezioni da virus Dengue che evolvono verso quadri clinici severi o potenzialmente fatali.

Come funziona il vaccino contro la dengue?

Quello contro la dengue è un vaccino tetravalente (valido per tutti e quattro i sierotipi del virus: Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4) vivo attenuato, ovvero prodotto dall’agente infettivo reso non patogeno quindi che non è in grado di trasmettere la malattia.

Dopo la somministrazione, il vaccino induce una risposta immunologica da parte del sistema immunitario perché simula il primo contatto con il virus, senza però poter causare davvero l’infezione. La vaccinazione attiva la memoria immunologica per cui in futuro l’organismo sarà capace di riconoscere il virus – laddove dovesse davvero entrarvi in contatto – e si difenderebbe velocemente attivando la risposta immunitaria.

Quando fare il vaccino contro la dengue?

Nel febbraio 2023, l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha autorizzato l’utilizzo e la commercializzazione del vaccino Qdenga, che può essere somministrato a partire dai 4 anni di età.

Il vaccino viene somministrato attraverso un’iniezione sottocutanea nella parte superiore del braccio. Sono previste due iniezioni, a distanza di 3 mesi l’una dall’altra.

Il vaccino è indicato per i viaggiatori verso zone endemiche per la dengue.

Effetti collaterali del vaccino contro la dengue

In quanto medicinale, il vaccino può causare effetti indesiderati, anche se non tutte le persone che lo ricevono li manifestano.

Sono registrati come effetti collaterali molto comuni (possono interessare più di 1 persona su 10):

Sono registrati come effetti collaterali comuni (possono interessare fino a 1 persona su 10):

  • gonfiore in sede di iniezione 
  • dolore o infiammazione di naso o gola
  • lividi in sede di iniezione
  • prurito in sede di iniezione
  • infiammazione di gola e tonsille
  • dolore articolare
  • malattia simil-influenzale

Effetti collaterali non comuni (possono interessare fino a 1 persona su 100):

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