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Farmaci cardiovascolari

I farmaci cardiovascolari sono farmaci direttamente o indirettamente attivi sull'apparato cardiovascolare. Comprendono gli antiaggreganti, gli antianginosi, gli antiaritmici, gli anticoagulanti, gli antiipertensivi, i diuretici, i fibrinolitici, i cardiostimolanti, gli ipolipidemizzanti, i vasoattivi, gli antiaterosclerotici.

Antiaggreganti: i farmaci antiaggreganti – chiamati anche farmaci antiaggreganti piastrinici – sono in grado di prevenire l'aggregazione delle piastrine presenti nel sangue evitando la formazione di coaguli di fibrinogeno e piastrine (trombi bianchi) sulle pareti dei vasi sanguigni, coaguli che solitamente precedono la formazione dei coaguli veri e propri (trombi rossi) formati da globuli rossi e fibrina e dei trombi variegati o misti, costituiti in parte da un conglomerato piastrinico e in parte da sangue coagulato;

  • Antianginosi: i farmaci antiangina vengono impiegati nel trattamento del dolore associato alle crisi di angina pectoris dovuto allo stato di anossia del miocardio. Stimolano il flusso coronarico e provocano vasodilatazione coronarica e periferica;
  • Antiaritmici: i farmaci antiaritmici vengono impiegati nel trattamento farmacologico delle varie forme di aritmia. Possono essere divisi in farmaci attivi sulle aritmie ventricolari e sopraventricolari (chinidina), farmaci che agiscono principalmente sulle aritmie ventricolari (lidocaina) e farmaci che agiscono sulle aritmie sopraventricolari (verapamil);
  • Anticoagulanti: i farmaci anticoagulanti sono sostanze che interferiscono con il processo della coagulazione del sangue, rallentandola o impedendola;
  • Antipertensivi: i farmaci antipertensivi vengono impiegati nel controllo dell'ipertensione per la loro capacità di interferire con i meccanismi che fisiologicamente regolano la pressione.

In base al diverso meccanismo di azione possono essere divisi in quattro gruppi:

  • farmaci che agiscono sul bilancio sodio-acqua (diuretici);
  • farmaci che agiscono sulla funzionalità del sistema nervoso simpatico (simpaticolitici);
  • farmaci che agiscono sui centri nervosi deputati al controllo della motilità vasale (vasocostrizione e vasodilatazione);
  • farmaci che agiscono sul sistemarenina-angiotensina (meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna, il volume totale del sangue circolante e il tono della muscolatura arteriosa).

Diuretici: i farmaci diuretici vengono utilizzati per stimolare la secrezione di acqua ed elettroliti dai reni aumentando la produzione e l'escrezione dell'urina (diuresi). Vengono utilizzati nel trattamento dell'ipertensione, di stati edematosi, nei casi di ipervolemia e in quelli in cui sia necessario rimuovere rapidamente scorie o sostanze tossiche presenti nell'organismo. In base al diverso meccanismo di azione i farmaci diuretici possono essere divisi in sei gruppi:

  • diuretici tiazidici, che inibiscono il riassorbimento del sodio e del cloro nei tubuli renali provocando un corrispondente aumento dell'escrezione di potassio (clorotiazide e composti a struttura simile come il clortalidone, l'indapamide, la mefruside e il metolazone);
  • diureticidell'ansa, che producono una intensa diuresi dose-dipendente di durata relativamente breve (furosemide, bumetanide, acido etacrinico);
  • diuretici che riducono la perdita di potassio (amiloride, triamterene, inibitori dell'aldosterone);
  • inibitori dell'anidrasi carbonica utilizzati essenzialmente per ridurre la pressione intraoculare nel glaucoma (acetazolamide, diclorofenamide);
  • diuretici osmotici utilizzati per ridurre o prevenire l'edema cerebrale e per ridurre la pressione intraoculare (mannitolo, urea);
  • diuretici mercuriali (mersalil), ormai di poco rilievo dal punto di vista terapeutico.

Fibrinolitici: i farmaci fibrinolitici sono agenti trombolitici usati allo scopo di dissolvere, e quindi rimuovere, un coagulo dal lume di un vaso sanguigno.

Cardiostimolanti: i farmaci cardiostimolanti sono sostanze con azione stimolante su alcune delle attività funzionali cardiache. I più importanti sono gli stimolanti periferici ad azione diretta sul miocardio. Altri farmaci di questo tipo sono gli stimolanti periferici gangliari, gli stimolanti periferici vasali, gli stimolanti centrali con azione diretta sul centro cardioacceleratore, i simpaticomimetici.

Ipolipemizzanti: i farmaci ipolipemizzanti vengono utilizzati per contrastare la presenza nociva di un'eccessiva concentrazione di lipidi nel sangue. In base ai loro meccanismi di azione possono essere divisi in diversi gruppi:

  • statine: gruppo di agenti farmacologici efficaci nel trattamento della ipercolesterolemia che agiscono inibendo la sintesi del colesterolo;
  • fibrati: farmaci usati nel trattamento dell'ipertrigliceridemia agendo su specifici recettori che giocano un ruolo chiave nell'adipogenesi;
  • resine sequestranti gli acidi biliari: farmaci utilizzati per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue che agiscono inibendo il riassorbimento di una quota di acidi biliari rimossi dalla circolazione enteroepatica;
  • probucolo: farmaco ipocolesterolemizzante in grado di provocare una modica diminuzione del tasso ematico di LDL-colesterolo e di HDL. Il suo uso è consigliato per quei pazienti nei quali le elevate concentrazioni plasmatiche di LDL non vengono abbassate col solo trattamento dietetico o con altri farmaci;
  • ezetimibe: Farmaco antidislipidemico usato nelle ipercolesterolemie per la sua capacità di diminuire l'assorbimento del colesterolo a livello intestinale legandosi a un mediatore chiave di tale processo.

I vasoattivi: i farmaci vasoattivi sono sostanze in grado di agire sui centri nervosi deputati al controllo della motilità vasale (vasocostrizione e vasodilatazione);

Antiaterosclerotici: sono farmaci in grado di prevenire o trattare la formazione di ateromi o placche aterotomatose all'interno delle arterie:

  • acido acetil salicilico: usato nella profilassi inibisce la partecipazione delle piastrine al processo aterosclerotico;
  • calcio-antagonisti: mostrano azione preventiva nella formazione di lesioni coronariche;
  • beta-bloccanti: riducono l'aggregazione piastrinica o hanno azione antiossidante;
  • ACE-inibitori: hanno effetti protettivi sull'endotelio.

 

Come si assumono i farmaci cardiovascolari?

I farmaci cardiovascolari sono commercializzati sotto forma di compresse o capsule da assumere per via orale o sotto forma di soluzioni per iniezioni. Devono sempre essere utilizzati dietro prescrizione medica e seguendo strettamente le indicazioni riguardo alla posologia e alle modalità di assunzione. Non farlo potrebbe ridurre l'assorbimento del farmaco o rendere inutile il trattamento e mettere anche a serio rischio la propria salute.

 

Controindicazioni dei farmaci cardiovascolari

I farmaci cardiovascolari sono molti e di diversi tipi e, come visto, agiscono su meccanismi anche molto differenti tra loro. Possono dunque dar vita a diversi effetti collaterali, che possono variare anche in base al dosaggio. In generale, comunque, l'assunzione di questi farmaci può portare a:

In gravidanza e allattamento la somministrazione di farmaci cardiovascolari richiede un'attenta valutazione dei benefici clinici per la mamma e dei rischi potenziali per il nascituro. Controindicazioni sussistono anche in caso di pazienti con asma, nefropatie, epatopatie e diabete.

 

I principali farmaci cardiovascolari sono:

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