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Gli studi clinici di Fase II, sono finalizzati primariamente alla valutazione dell’attività terapeutica (o antitumorale) di un determinato farmaco. Si tratta di studi che normalmente prevedono l’arruolamento di una popolazione superiore a quella degli studi di Fase I e soprattutto omogenea, ovvero costituita da pazienti affetti da un’unica tipologia di tumore. Tali studi si pongono l’obiettivo di determinare se un nuovo trattamento è sufficientemente sicuro e attivo da poterne raccomandare il passaggio alla successiva fase di sperimentazione, ovvero la Fase III.

Normalmente gli studi di Fase II sono costruiti a singolo braccio (un unico trattamento per tutti i pazienti), ma possono prevedere nel loro disegno anche una randomizzazione, ossia un confronto diretto tra due braccia di trattamento differenti, tipicamente quello sperimentale e quello standard (oppure un placebo). I pazienti in questo caso vengono “randomizzati” (assegnati in modo casuale) ad entrare in una delle due braccia di trattamento e ricevono la terapia prevista.

Negli ultimi anni grazie all’avvento dell’Oncologia di precisione, ossia di trattamenti personalizzati per il singolo paziente a seconda della presenza di specifici parametri molecolari, sono nati particolari tipologie di studi:

  • Basket trials: una tipologia di sperimentazione clinica finalizzata a verificare l’efficacia di un nuovo farmaco in pazienti affetti da diversi tipi di cancro che presentano tutti la stessa alterazione genetica o lo stesso biomarcatore;
  • Umbrella trials: una tipologia di sperimentazione clinica finalizzata a verificare l’efficacia di diversi nuovi farmaci in pazienti con lo stesso tipo di tumore ma con alterazioni genetiche “driver” o biomarcatori diversi

Gli studi di Fase III, rappresentano l’ultimo step del percorso di sviluppo di un nuovo farmaco e servono a determinare l’effettiva efficacia di un farmaco misurata sul controllo dei sintomi, sulla qualità di vita o sulla sopravvivenza del paziente, rispetto a ciò che rappresenta lo standard terapeutico vigente già in commercio.

Si tratta di studi clinici controllati randomizzati, in cui vengono inclusi centinaia o migliaia di pazienti a cui viene somministrato in modo casuale (randomico) il nuovo principio attivo oppure un farmaco di controllo che è spesso il trattamento standard nella patologia oggetto della Ricerca (il miglior trattamento disponibile nella pratica clinica). Gli studi di Fase III possono essere “in aperto”, ossia in cui il paziente e lo sperimentatore conoscono entrambi il tipo di trattamento assegnato, o “in cieco” quando o il paziente (singolo cieco) o sia paziente che sperimentatore (doppio cieco) non sono a conoscenza del tipo di trattamento. Nel caso in cui il farmaco sperimentale dimostri effettivamente un’efficacia superiore rispetto al miglior trattamento esistente, diventerà a sua volta il nuovo standard terapeutico e sarà valutato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) per ottenere l’approvazione alla commercializzazione e la rimborsabilità.

Consulta gli studi dedicati:

Tumori di esofago e stomaco
Mesoteliomi
Tumori della prostata
Tumori del rene
Tumori della vescica
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