In occasione della Giornata mondiale del tumore del pancreas, giovedì 20 novembre 2025, l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas apre le porte a cittadini e pazienti per una giornata di sensibilizzazione, conoscenza e incontro con i professionisti della Pancreas Unit.
Sotto il titolo “Prendi in mano la salute del tuo pancreas”, l’iniziativa vuole ricordare che ogni gesto può fare la differenza nella prevenzione e nella cura di una malattia che, ancora oggi, rappresenta una delle sfide più complesse per la medicina moderna.
Un’occasione per conoscere, toccare e capire
Durante la giornata, nel corner allestito nel corridoio principale dell’ospedale (building 2), sarà possibile scoprire da vicino com’è fatto il pancreas, toccando con mano un “phantom”, una riproduzione artificiale e altamente fedele dell’organo umano realizzata dai ricercatori di Humanitas e Politecnico di Milano, con il supporto del 3D Innovation Lab di Humanitas University.
Il modello, sviluppato grazie a sofisticate tecniche che replicano consistenza ed elasticità, rappresenta uno strumento innovativo di formazione per chirurghi e specializzandi e consente di testare strumenti – come fili di sutura capaci di resistere agli acidi pancreatici – in condizioni estremamente realistiche.
Diversi fattori, infatti, rendono la cura del tumore del pancreas molto complessa e spiegano la necessità di continuare a fare Ricerca: spesso la diagnosi avviene in stadio relativamente avanzato della malattia; la sede “nascosta” del pancreas e la sua vicinanza a grosse vene e arterie rendono difficile la chirurgia; la scarsa risposta alle cure, che devono prevedere un approccio multidisciplinare con chemioterapia, chirurgia quando possibile ed eventualmente radioterapia.
«Allenarsi su un organo artificiale così preciso permette di migliorare la sicurezza degli interventi e la preparazione dei giovani chirurghi – afferma il prof. Alessandro Zerbi, responsabile di Chirurgia pancreatica dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas e docente Humanitas University –. È un esempio concreto di come la collaborazione tra medici, ricercatori e ingegneri oggi sia fondamentale per il progresso delle cure».
Il video che racconta come si è arrivati a realizzare il pancreas artificiale, anche con il supporto dei cittadini attraverso Fondazione Humanitas per la Ricerca, sarà distribuito dal 20 novembre sui social dell’ospedale.
L’importanza di sani stili di vita e diagnosi precoce
Il pancreas è un organo piccolo ma essenziale, coinvolto sia nella digestione sia nella regolazione della glicemia. Prendersene cura significa proteggere il proprio equilibrio metabolico e digestivo. Quando si ammala, si possono sviluppare diverse forme tumorali. Tra queste, il più pericoloso è l’adenocarcinoma del pancreas. Secondo i dati AIOM (Associazione Italiana di Oncologia Medica) nel 2024 sono state stimate circa 13.585 nuove diagnosi: 6.873 negli uomini, 6.712 nelle donne.
Questo tumore resta uno dei più aggressivi e difficili da trattare, e spesso la sua diagnosi è tardiva. Anche per questo sono nate le Pancreas Unit, tra cui quella del Cancer Center di Humanitas: centri specializzati e organizzati secondo un modello multidisciplinare con l’obiettivo di migliorare gli esiti clinici e portare avanti Ricerca d’avanguardia.
«È importante fare attenzione alla comparsa di alcuni sintomi – aggiunge la dott.ssa Silvia Carrara, caposezione dell’ecoendoscopia diagnostica e terapeutica dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, docente di Humanitas University e presidente dell’Associazione Italiana per lo Studio del Pancreas (AISP) -: ittero, cioè colorazione giallastra della pelle e del bianco degli occhi; dolore addominale o alla schiena, spesso sordo e costante; perdita di peso e appetito; dimagrimento inspiegabile e riduzione della fame; nausea e vomito, soprattutto se si manifestano insieme a una sensazione di sazietà precoce; debolezza e affaticamento marcati; cambiamenti nelle feci, che possono diventare grasse e molto chiare; comparsa improvvisa di diabete: in particolare in persone che non hanno una predisposizione familiare».
Durante la giornata sarà possibile confrontarsi con medici e ricercatori, per imparare a riconoscere i principali fattori di rischio noti per il tumore del pancreas: fumo di sigaretta, dieta ricca di grassi e povera di frutta e verdura, diabete, pancreatite cronica, età avanzata, familiarità per tumore del pancreas e alcune mutazioni genetiche, obesità.
L’incontro scientifico per fare il punto sulle novità e le prospettive di Ricerca
Martedì 2 dicembre 2025, in Humanitas, si terrà l’incontro scientifico “PDAC Innovation Summit: Shaping the Future of Pancreatic Cancer”, coordinato dal prof. Luigi Maria Terracciano, Direttore Scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, professore di Anatomia Patologica e Rettore di Humanitas University, e dal prof. Alessandro Zerbi.
L’appuntamento sarà un’occasione di confronto tra specialisti di diverse aree – dalla Gastroenterologia alla Chirurgia, dall’Oncologia alla Radiologia – per condividere esperienze, dati e prospettive future nella gestione delle malattie pancreatiche, con particolare attenzione all’innovazione terapeutica e alla personalizzazione dei trattamenti. Il Comitato organizzativo comprende infatti anche Salvatore Piscuoglio, professore di Genetica di Humanitas University, la dott.ssa Sara Lovisa, responsabile del Laboratorio di Plasticity, Fibrosis and Cancer, Direttore del Centre Européen de Calcul Atomique et Moléculaire Ecole Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL).
La giornata si aprirà con un focus su PNRR e innovazione computazionale, dove saranno illustrati i progressi nazionali nell’ambito dei Big Data e del quantum computing come strumenti per la Ricerca oncologica. Si parlerà di modelli paziente-derivati, analisi genomiche e infrastrutture digitali per la medicina personalizzata.
Nel pomeriggio, le sessioni si concentreranno sugli aspetti clinici e traslazionali del tumore pancreatico. Si discuteranno le più recenti innovazioni nella chirurgia e nella Radioterapia. Le successive sessioni esploreranno il collegamento tra Ricerca e clinica, con approfondimenti su biomarcatori, alterazioni molecolari e nuovi modelli preclinici.
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