Gli ormoni tiroidei sono prodotti dalla ghiandola tiroide e svolgono un ruolo centrale nel metabolismo. I due principali sono la triiodotironina (T3) e la tiroxina (T4). Nel sangue, gran parte di questi ormoni circola legata a proteine; solo una piccola quota è libera e biologicamente attiva. Quando si parla di FT3 (Free T3) e FT4 (Free T4), ci si riferisce appunto alle forme libere, quelle che esercitano gli effetti reali sull’organismo. Alterazioni nella produzione o nei livelli di FT3 e FT4 possono portare a disturbi metabolici e a una serie di sintomi legati a squilibri ormonali.
Ne parliamo con il professor Andrea Lania, Responsabile dell’Unità di Endocrinologia e Diabetologia presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano, e con la dottoressa Sofia Ballarini, specializzanda in Endocrinologia.
A cosa servono FT3 e FT4?
FT3 e FT4 sono indispensabili per il corretto funzionamento di numerosi processi dell’organismo.
In particolare:
- regolano lo sviluppo del cervello e del sistema nervoso, soprattutto durante l’infanzia
- influenzano il metabolismo energetico e il consumo di calorie, incidendo su peso corporeo e livello di energia
- controllano la contrattilità muscolare
- regolano la frequenza cardiaca e la temperatura corporea
- influenzano la motilità intestinale, cioè la velocità di transito del cibo nell’apparato digerente
- stimolano il rinnovamento cellulare di pelle e ossa, contribuendo alla loro salute.
Cosa significa un’alterazione di FT3 e FT4?
Un’alterazione dei livelli di FT3 e FT4 ha effetti diretti sul metabolismo, che può diventare troppo lento (ipotiroidismo) o troppo veloce (ipertiroidismo).
È importante rivolgersi al medico in caso di sintomi come:
- variazioni di peso improvvise (aumento o calo)
- battito cardiaco accelerato o rallentato
- ciclo mestruale irregolare
- ipersensibilità al caldo o al freddo
- pelle insolitamente secca o, al contrario, più umida.
Questi squilibri possono essere collegati a patologie del sistema ipotalamo-ipofisi-tiroide.
Tra i disturbi tiroidei più frequentemente associati a valori alterati di FT3 e FT4 vanno ricordati il gozzo, l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo, malattia di Graves, tiroidite di Hashimoto e altre forme di tiroidite.
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