COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Labirintite: i sintomi e le cause

Labirintite è un termine vago che letteralmente indicherebbe un’infiammazione del labirinto (organo che controlla l’equilibrio) ma che non corrisponde a nessuna entità clinica patologica. Spesso si parla di labirintite alludendo in realtà alla neurite. 

Meglio parlare di vertigini intese come “vedere tutto intorno a sè che ruota” oppure “sentirsi ruotare come in un’onda”. Tali episodi possono essere improvvisi e invalidanti, magari accompagnati da acufeni e fischi alle orecchie.  

Si tratta di patologie abbastanza diffuse, in particolar modo nel sesso femminile e in persone tra i 30 e i 60 anni, ma possono interessare tutte le età. 

Quali sono i sintomi della neurite? E come si cura? Approfondiamo l’argomento con la dottoressa Vanessa Rossi, otorinolaringoiatra presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e presso i centri Humanitas Medical Care

Vertigini, acufeni e nausea: i sintomi della vertigine periferica 

Innanzitutto in base a un’attenta e precisa anamnesi va distinta una vertigine periferica, di competenza dell’otorinolaringoiatra, da una vertigine centrale, di competenza neurologica. 

Le vertigini sono il principale sintomo che consente di riconoscere e differenziare la neurite dalla patologia idropica (sindrome di Ménière)  e dalla vertigine parossistica: tutte manifestazioni che impattano significativamente sulla qualità della vita di chi ne soffre perché impediscono di svolgere normali attività come la guida di veicoli, il lavoro e la pratica di attività fisica.  

Altri sintomi tipici delle vertigini periferiche sono: 

  • acufeni 
  • dolore all’orecchio/sensazione di orecchio ovattato 
  • nausea 
  • vomito 
  • sensazione di stordimento 
  • aumento della salivazione 
  • instabilità 
  • abbassamento del tono dell’umore. 

La sintomatologia della neurite esordisce velocemente e inizialmente risulta particolarmente intensa. Dunque, nei giorni successivi, diminuisce di intensità, ma si acuisce (ovvero si intensifica) di nuovo ogni volta che si effettuano movimenti della testa bruschi o veloci.  

Labirintite: cosa fare e come curarla 

Sia in presenza dei sintomi appena descritti, sia in presenza di otite media, è opportuno effettuare una visita dallo specialista otorinolaringoiatra, che indicherà gli esami opportuni per la diagnosi (come esami del sangue, esame audiometrico, videooculonistagmografia, risonanza magnetica, TC). 

Successivamente, in base alla sintomatologia e al quadro clinico del singolo paziente, possono venire prescritti farmaci tra cui, antidolorifici, antistaminici, antibiotici, e corticosteroidi. A questi si associano spesso anche degli esercizi e dei trattamenti fisici che sono utili a ridurre la sintomatologia dolorosa.  

La neurite si risolve abitualmente in 1-2 mesi, ma i primi miglioramenti, anche nella qualità della vita, si possono avere anche tra la prima e la terza settimana di trattamento. Il consiglio, quando si verifica un attacco di vertigini, è quello di mantenere la testa ferma e se possibile diminuire l’illuminazione dell’ambiente circostante, per esempio spegnendo la luce o chiudendo le tapparelle/scuri ma solo per i primi momenti. In ogni caso, è sempre consigliato, fino alla completa risoluzione dei sintomi, evitare movimenti improvvisi del capo e diminuire drasticamente l’utilizzo di schermi retroilluminati, dallo smartphone, al computer, alla televisione. 

Specialista in Otorinolaringoiatria

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici