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Vaiolo delle scimmie (monkeypox)


Il monkeypox virus si trasmette dagli animali all’uomo e provoca il vaiolo delle scimmie (monkeypox). Il virus fa parte della famiglia Poxviridae, quella a cui appartiene anche il virus del vaiolo, ed è endemico nelle aree della foresta pluviale tropicale dell’Africa centrale e occidentale. L’infezione da monkeypox virus è stata identificata per la prima volta nelle scimmie nel 1958 e nell’uomo nel 1970, tuttavia l’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 23 luglio 2022 all’11 maggio 2023 ha dichiarato il vaiolo delle scimmie un’emergenza di salute pubblica internazionale. Per la prima volta, infatti, nel corso del 2022 sono stati individuati diversi focolai di vaiolo delle scimmie in paesi non endemici, tra cui alcuni Stati membri dell’Unione Europea, non determinati da viaggi o da importazione di mammiferi. 

Quali sono le cause del vaiolo delle scimmie (infezione da monkeypox virus)?

L’infezione da monkeypox virus da animale a uomo si verifica attraverso il contatto fisico con animali infetti, tra cui primati e roditori.

L’infezione da monkeypox virus da persona a persona avviene a causa di contatto stretto con un individuo interessato da eruzione cutanea provocata da vaiolo delle scimmie: il contatto è tendenzialmente cute contro cute, bocca contro bocca o bocca contro pelle oppure sessuale. Anche il contatto con oggetti contaminati dal virus può provocare la trasmissione del vaiolo delle scimmie.

Il virus si può trasmettere inoltre durante la gravidanza da madre a feto, o a seguito del parto a causa del contatto della pelle della madre con il neonato.

Quali sono i sintomi del vaiolo delle scimmie (infezione da monkeypox virus)?

L’infezione da monkeypox virus nell’uomo comporta una sintomatologia che comprende:

I pazienti interessati da vaiolo delle scimmie, tra 1 e 3 giorni dall’inizio della febbre, riscontrano la comparsa di un’eruzione cutanea a cui segue lo sviluppo di vescicole, pustole e croste.

Nei focolai riscontrati nel corso del 2022 nei Paesi dell’Unione Europea sono state individuate alcune differenze nella sintomatologia. In particolar modo sono stati evidenziati sintomi prodromici sistemici più lievi, come:

Le lesioni cutanee precedono i sintomi generali e si presentano nel 95% dei pazienti sotto forma di lesioni scarse e/o limitate alle aree genitali o peri-anali. Nel 5% dei casi le lesioni interessano il cavo oro-faringeo.

Come prevenire il vaiolo delle scimmie (infezione da monkeypox virus)?

L’uso del preservativo durante i rapporti sessuali è fondamentale per prevenire le malattie sessualmente trasmissibili, tuttavia non è sufficiente a prevenire il rischio di contrarre il Monkeypox virus poiché il contagio può avvenire mediante ogni tipo di contatto stretto.

Può essere utile per una protezione incrociata per il monkeypox virus il vaccino contro il vaiolo, ma in questo momento non viene richiesta né raccomandata la vaccinazione dell’intera popolazione. Il vaccino a oggi, secondo le indicazioni del Ministero della Salute, viene fornito solo alle categorie considerate ad alto rischio di infezione, a partire dai 18 anni.

Vaiolo delle scimmie (infezione da monkeypox virus): come si fa la diagnosi?

Il vaiolo delle scimmie viene diagnosticato in sede clinica, tramite esami di laboratorio che possono comprendere test di amplificazione dell’acido nucleico (PCR, real time PCR), test per orthopoxvirus (OPXV), test specifici per monkeypox virus, eseguito su DNA estratto dai campioni biologici.

Come si cura il vaiolo delle scimmie (infezione da monkeypox virus)?

I sintomi provocati dall’infezione da monkeypox virus si risolvono di solito spontaneamente nel corso di 2-4 settimane, senza che siano necessari trattamenti. È in ogni caso importante mantenersi idratati, avere un’alimentazione equilibrata e stare a riposo; è opportuno non grattarsi le lesioni cutanee e lavarsi le mani prima e dopo averle toccate. Il medico può consigliare al paziente l’utilizzo di antidolorifici e antipiretici per contenere la sintomatologia.

Il paziente deve isolarsi e, se possibile, utilizzare un bagno separato rispetto agli altri conviventi, nonché evitare il contatto con eventuali animali domestici, in particolare mammiferi. Se entra a contatto con altre persone il paziente deve indossare una mascherina chirurgica.Neonati, pazienti in età pediatrica e pazienti con un sistema immunitario compromesso possono andare incontro a severe complicazioni che richiedono il ricovero ospedaliero e, nei casi più gravi, possono risultare fatali.

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