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Malattia di Lyme

Che cos’è la malattia di Lyme?

La malattia di Lyme, o borreliosi di Lyme, è un’infezione di natura batterica a carico di cute, organi interni, articolazioni e sistema nervoso. I sintomi della malattia di Lyme possono essere severi e continuativi e se la patologia non viene opportunamente trattata si cronicizza. Si tratta di una patologia che non si associa allo sviluppo di immunità, dunque l’infezione può essere contratta anche più volte.

Quali sono le cause della malattia di Lyme?

I batteri che provocano la malattia di Lyme, del genere Borrelia, sono presenti in Europa, Nord America, Asia e Africa e vengono trasmessi da animali principalmente selvatici (come cervi, caprioli, volpi, lepri e roditori) all’uomo mediante vettore artropode, in questo caso zecche. La zecca infetta, per trasmettere la malattia di Lyme deve rimanere attaccata alla pelle per almeno 36 ore: se resta attaccata per un tempo minore è molto difficile che riesca a trasmettere l’infezione.

Quali sono i sintomi della malattia di Lyme?

I sintomi della malattia di Lyme si presentano in tre stadi differenti: fase precoce localizzata, fase precoce disseminata e fase tardiva.

La manifestazione d’esordio della malattia di Lyme è tendenzialmente una chiazza rossa in sovrimpressione nella sede della puntura, spesso circondata da anelli più scuri, che si espande con lentezza. Nel corso delle prime settimane i batteri aggrediscono le aree limitrofe provocando un eritema migrante (fase precoce localizzata) nella maggior parte delle persone colpite.

I batteri, nel corso delle settimane o mesi successivi, possono migrare nel sistema linfatico o nel circolo sanguigno e possono aversi sintomi quali:

Possono insorgere anche altri eritemi migranti, solitamente di dimensioni inferiori e in diverse sedi del corpo.
In alcuni casi i sintomi sono più severi e comportano meningite, paralisi di Bell, o disturbi nevralgici.
In misura minore possono aversi disturbi cardiaci tra cui aritmie, miocarditi e pericarditi.

Dopo mesi o addirittura anni, in quella che definiamo fase tardiva, il paziente può sviluppare:

  • alterazioni muscolo scheletriche, come l’artrite cronica
  • alterazioni a carico del sistema nervoso, con insorgenza di patologie severe come encefalomielite, menigite, polineuropatie sensitivo-motorie e atassia cerebellare, ma anche disturbi del comportamento e del sonno
  • alterazioni della pelle, come l’acrodermatite cronica atrofica
  • alterazioni dell’apparato cardiovascolare, come miopericardite e cardiomegalia.

Malattia di Lyme: come si fa la diagnosi?

La malattia di Lyme si diagnostica tramite valutazione clinica dell’eruzione cutanea e con esami del sangue utili a rilevare la presenza di anticorpi specifici.
Può essere richiesto anche un test sul liquido sinoviale o sul liquido cerebro spinale.

Come trattare la malattia di Lyme?

La malattia di Lyme si tratta generalmente con una terapia antibiotica, tuttavia vi sono alcune manifestazioni associate che potrebbero non risolversi e necessitare cure specifiche.

Come prevenire la malattia di Lyme?

Per prevenire l’insorgenza della malattia di Lyme il primo passo è ridurre il rischio di puntura di zecche. In particolare si consiglia a chi effettua escursioni in zona di campagna o montagna di restare sui percorsi indicati, camminare al centro del sentiero evitando il contatto con erba e cespugli, evitare di sedersi per terra o su muretti divisori in pietra, coprire il corpo con magliette a maniche lunghe e pantaloni lunghi, inserire il fondo dei pantaloni nelle calze o negli scarponi, utilizzare repellenti cutanei specifici.
Qualora si riscontrasse la presenza di una zecca sul corpo bisogna rimuoverla lentamente con delle pinzette, afferrandola per la testa in corrispondenza al punto in cui è agganciata alla cute. Importante non strapparla o schiacciarla e non usare sostanze irritanti come l’alcol, avendo cura di verificare che la testa dell’animale non sia rimasta all’interno della pelle.

Unità Operative

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