Che cos’è la broncoscopia EBUS?
Con il termine EBUS (EndoBronchial UltraSound) si fa riferimento a procedure broncoscopiche che utilizzano un broncoscopio dotato di sonda ecografica o microsonde ecografiche dedicate, per ottenere immagini ecografiche delle strutture peribronchiali.
Questa tecnica consente una diagnosi più accurata in diverse patologie polmonari, in particolare nella stadiazione linfonodale e nella diagnosi del tumore polmonare.
Il termine EBUS comprende due differenti approcci tecnici:
- EBUS lineare (convex probe EBUS)
- EBUS radiale (radial probe EBUS).
A che cosa serve la broncoscopia EBUS?
La broncoscopia EBUS è una procedura avanzata che consente di ottenere una diagnosi accurata nelle malattie dell’apparato respiratorio, in particolare nel sospetto di neoplasie polmonari.
A seconda della tecnologia utilizzata, si distinguono due principali modalità:
- EBUS lineare (convex probe): permette la valutazione e il campionamento di linfonodi mediastinici e ilari mediante agoaspirato transbronchiale (TBNA), sotto guida ecografica in tempo reale.
- EBUS radiale (radial probe): utilizza una microscopica sonda ecografica introdotta nel canale operatore del broncoscopio, utile per la localizzazione di lesioni periferiche del parenchima polmonare, spesso seguita da biopsia con pinza.
Questa procedura consente:
- Visualizzazione dei diversi strati della parete bronchiale.
- Visualizzazione di linfonodi, vasi, mediastino, polmoni, cuore ed esofago. È quindi possibile identificare patologie in prossimità delle vie aeree, come linfomi, sarcoidosi o tumori dell’esofago.
- Prelievo di tessuto (agoaspirato o biopsia) per analisi citologica o istologica.
- Diagnosi anche di lesioni di piccole dimensioni, precedentemente non raggiungibili con tecniche convenzionali.
- Riconoscimento della tipologia e della classe del tumore, utile per la pianificazione terapeutica.
La broncoscopia EBUS è dolorosa o pericolosa?
L’esame ha una durata variabile tra i 30 e i 60 minuti e viene eseguito in sedazione profonda, ma senza necessità di intubazione. Questo garantisce un elevato comfort per il paziente, evitando dolore o disagio durante la procedura.
Grazie alla guida ecografica, i prelievi di tessuto risultano precisi e mirati, riducendo il numero di manovre necessarie e il rischio di complicanze.
In molti centri, l’esame può essere associato alla ROSE (Rapid On-Site Evaluation), ovvero una valutazione citologica immediata del campione prelevato, che consente di verificare in tempo reale la qualità del materiale e limitare prelievi superflui.
Al termine della procedura, al paziente verrà consegnato un referto preliminare, con indicazioni utili per il ritiro dei risultati, che solitamente sono disponibili entro 7-10 giorni.
Sono previste norme di preparazione?
Il paziente deve rimanere a digiuno per almeno 6 ore prima della broncoscopia. Prima dell’esame, sarà sottoposto a una visita anestesiologica di valutazione per escludere eventuali controindicazioni e valutare la sospensione temporanea di terapie in corso, se necessario. Durante tutta la procedura, i parametri vitali saranno costantemente monitorati. Le norme di preparazione sono disponibili qui.