COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Emianopsia

Con il termine emianopsia si fa riferimento a un deficit della vista caratterizzato dalla compromissione di metà campo visivo. La perdita di metà del campo visivo può riguardare la metà destra o sinistra (emianopsia laterale o verticale) oppure la metà superiore o inferiore (emianopsia altitudinale o orizzontale).
All’origine di questo disturbo ci sono lesioni del chiasma ottico (porzione del sistema nervoso indispensabile per una corretta visione) provocate da diverse condizioni patologiche (tumori ed emorragie intracranici, traumi, compressione dovuta alla presenza di aneurismi carotidei, ecc).

 

Quali malattie si possono associare all’emianopsia?

Le patologie che possono risultare associate all’emianopsia sono le seguenti:

  • Aneurisma carotideo
  • Ictus
  • Ischemia cerebrale
  • Meningite
  • Traumi
  • Tumori cerebrali
  • Tumori dell’ipofisi

Si ricorda che l’elenco non è esaustivo ed è sempre bene chiedere consulto al proprio medico.

 

Quali sono i rimedi contro l’eminopsia?

La terapia per l’emianopsia varia a seconda della patologia che ne è alla base. In caso di manifestazione di questo disturbo, che deve essere considerato sintomo di un’altra patologia e non una patologia a sé stante, è consigliata un’approfondita visita oculistica.

 

Con l’emianopsia quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di emianopsia è sempre bene chiedere un consulto al proprio medico o allo specialista oculista.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici