COME TI POSSIAMO AIUTARE?
Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri
IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
0282246280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Oculistico
02 8224 2555

Zecca: come riconoscere una puntura

Le zecche sono artropodi parassiti che vivono soprattutto in ambienti umidi e ricchi di vegetazione. Possono annidarsi in prati alti, boschi, siepi, zone rurali e anche in giardini, in particolare se frequentati da animali. Il rischio di puntura aumenta durante i mesi più caldi, generalmente da marzo a ottobre, periodo in cui le zecche sono particolarmente attive.

Le zecche si posizionano sulle estremità dell’erba o su arbusti bassi e attendono il passaggio di un ospite a sangue caldo – come l’uomo o il cane – per agganciarsi alla pelle e iniziare il cosiddetto “pasto ematico”. Questi parassiti prediligono le zone del corpo con pelle sottile e umida, come ascelle, inguine, la parte posteriore delle ginocchia, il cuoio capelluto e dietro le orecchie.

Come riconoscere un morso di zecca e come rimuovere una zecca se si viene morsi? Ne parliamo con il dottor Filippo Medioli, specialista di Malattie infettive presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Come riconoscere una puntura di zecca

Riconoscere una puntura di zecca è in genere abbastanza semplice perché in corrispondenza del morso è presente la zecca, che nel caso sia maschio si presenta di colore bruno-nerastro, della grandezza di un granello di pepe, mentre nel caso sia femmina il colore sarà tendente al grigio e le dimensioni un po’ più grandi.

Laddove la zecca si sia già staccata dal suo pasto ematico, si avranno sulla pelle – in corrispondenza del morso – delle papule rossastre, lievemente rialzate, con un alone leggero di arrossamento.

Come togliere una zecca?

Se si nota una zecca attaccata alla pelle, è fondamentale rimuoverla nel modo corretto. Si consiglia di utilizzare una pinzetta a punta fine, afferrando la zecca il più vicino possibile alla superficie della pelle, senza schiacciarla. È importante tirare delicatamente ma con decisione, eseguendo un movimento lento e costante verso l’alto.

Non bisogna torcere la zecca né strapparla con movimenti bruschi, per evitare che parte dell’apparato boccale rimanga nella pelle. 

Dopo la rimozione, è importante disinfettare accuratamente la zona con acqua e sapone o con un disinfettante adeguato. È sconsigliato utilizzare altre sostanze, come alcol, olio, vaselina, acetone o ammoniaca, in quanto non sono efficaci e potrebbero irritare la pelle. Inoltre, le zecche non devono essere bruciate: si tratta di pratiche fai da te che possono risultare inutili o addirittura dannose.

Infine, due fattori sono fondamentali affinché il medico possa valutare la necessità di una profilassi antibiotica: innanzitutto, cercare di stabilire quando la zecca si è attaccata, ovvero da quanto tempo si è stati morsi, e anche il luogo in cui ci si trovava al momento del morso. La profilassi antibiotica è importante per prevenire complicanze infettive derivanti dalla puntura di zecca, come la borreliosi (malattia di Lyme), che è la più diffusa e conosciuta, ma anche la TBE (encefalite da zecca), l’erlichiosi e la rickettsiosi, sebbene queste ultime siano meno frequenti nelle nostre regioni.

Dopo un morso di zecca è bene consultare il medico:

    In particolare, la comparsa di un arrossamento che si espande progressivamente a forma di bersaglio – detto eritema migrante – può essere un segnale della malattia di Lyme. 

    • Se la zecca non è stata rimossa completamente.
    • Se il morso ha interessato un bambino piccolo.
    • Se il morso ha interessato una persona immunocompromessa.
    • Se il morso avviene su una zona sensibile del corpo, come il volto o i genitali.

      Zecche: come proteggersi

      Per ridurre il rischio di morso, bisogna prepararsi adeguatamente prima di uscire. Indossare abiti che coprano il corpo – pantaloni lunghi infilati nei calzini, camicie a maniche lunghe e scarpe chiuse – può ridurre di molto le probabilità di contatto diretto con la pelle. 

      Si possono poi usare repellenti specifici, ma durante l’attività all’aperto è bene evitare il contatto diretto con l’erba alta, cercando di camminare al centro dei sentieri. 

      Al rientro, bisogna esaminare con attenzione tutto il corpo, prestando particolare attenzione alle zone più nascoste o difficili da osservare.

      Spec.Sta In Malattie Infettive

      Visite ed esami

      I numeri di Humanitas
      • 2.3 milioni visite
      • +56.000 pazienti PS
      • +3.000 dipendenti
      • 45.000 pazienti ricoverati
      • 800 medici
      Torna su