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Smok-ink: niente fumo e tanto arrosto!

 

Salute, arte e scienza: in due parole Smok-ink. Oltre cinquecento ragazzi saranno coinvolti in un progetto di sensibilizzazione contro il tabagismo che punta a colpire i polmoni dei fumatori con arte. 60 metri quadrati di tela, dipinti dall’artista Ozmo con una tecnica particolare: 5 litri di inchiostro, derivati dalla spremitura di 4000 sigarette trattate con una macchina speciale, avvolgeranno i visitatori facendogli toccare con naso l’esperienza del fumo.

 

Dall’11 al 22 Novembre gli studenti delle scuole Medie e Superiori saranno protagonisti di un viaggio in cui arte e medicina guidano la conoscenza, organizzato da Humanitas Cancer Center, centro specialistico da sempre impegnato in attività di prevenzione delle principali patologie e in iniziative di diffusione della “cultura della salute”, con il supporto di Fondazione Humanitas e la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia. Per i ragazzi un percorso che coinvolgerà il loro vissuto personale, l’osservazione della realtà, i sensi, la creatività, la riflessione e la consapevolezza, attraverso una serie di incontri didattici che si svolgeranno presso l’ospedale Humanitas di Rozzano.

 

Prima tappa: visita della mostra, curata e ideata da Moreno De Turco e Mirco Pagano, creativi di TBWAItalia, sotto la direzione artistica di Francesco Guerrera e Nicola Lampugnani, in cui i polmoni dei fumatori si fanno tele e le sigarette diventano inchiostro. Un’infografica dipinta interamente a mano attraverso il linguaggio semplice e accattivante dell’artista italiano di street-art, Ozmo che ha dipinto le tele utilizzando uno speciale inchiostro estratto da 4000 sigarette, grazie ad una macchina che ne raccoglie le sostanze nocive. Per colpire non solo la vista ma anche l’olfatto dei giovani visitatori. (La mostra resterà aperta al pubblico in ospedale dal 5 al 29 novembre, dal lunedì al venerdì 9,30-17,30).

 

“Il fumo è la principale causa di cancro al polmone, sia tra i fumatori attivi sia tra coloro che sono esposti al fumo passivo – spiega Armando Santoro, direttore dell’Humanitas Cancer Center – per questo siamo fieri di aderire a iniziative come questa che si battono da anni contro il fumo”.

 

La seconda tappa vedrà i medici di Humanitas Cancer Center impegnati nel coinvolgimento dei ragazzi con una discussione interattiva. In programma un focus scientifico e psicologico, per far emergere il significato del fumo come elemento di appartenenza al gruppo e capire, ad esempio, quali sono le curiosità che affascinano chi non ha mai provato.

 

Il progetto prevede anche una finestra dedicata ai Laboratori Creativi multimediali a tema, terza tappa dell’iniziativa. Un’occasione di interazione, per ancorare le informazioni scientifiche al vissuto concreto, che permetterà agli studenti di approfondire il tema del fumo tramite la produzione di elaborati creativi.

 

“Ancora oggi il fumo è uno dei maggiori killer a livello mondiale e causa circa 70.000 morti all’anno in Italia – aggiunge il dott. Santoro -. Nonostante i divieti imposti e le numerose campagne di sensibilizzazione, il numero dei tabagisti stenta a diminuire, anzi i giovani e le donne iniziano a fumare sempre prima. Humanitas è da sempre impegnato in prima linea nella lotta contro il fumo, offrendo ai cittadini un Centro Antifumo in cui gli specialisti costruiscono intorno al paziente un percorso su misura. Ma dobbiamo continuare a cercare nuove strade, anche di comunicazione. L’iniziativa Smok-Ink va in questa direzione, incentivando i giovani a sconfiggere la dipendenza da nicotina attraverso un connubio tra arte e medicina”.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici