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Otite esterna in estate: come prevenirla?

L’estate è per molte persone uno dei periodi più attesi durante l’anno, anche per via delle vacanze. È quindi importante prevenire eventuali disturbi, per quanto riguarda le orecchie, per esempio, in estate potrebbero comparire le otiti esterne e l’otite cronica, che, se non tenute sotto controllo, possono essere problematiche.

Ne parliamo con la dottoressa Vanessa Rossi, otorinolaringoiatra presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas Rozzano e presso gli ambulatori Humanitas Medical Care.

Otite esterna: i sintomi

L’otite esterna può avere più cause (eczematosa, batterica micotica); la forma eczematosa deriva da un eczema che va a colpire il condotto uditivo esterno, che collega il padiglione esterno con l’interno dell’orecchio. In questi casi, il paziente sente un prurito frequente e nota la fuoriuscita di piccole scaglie di pelle, che ricordano la forfora. La parte interessata creerà l’esigenza di grattare, e di conseguenza la pelle, danneggiata, rischia di perdere la sua impermeabilità. È importante non grattarsi per evitare la creazione di micro-ferite sulle quali può subentrare un’infezione micotica o batterica.

In caso di infezione batterica oltre al dolore e all’ipoacusia (ovvero la riduzione o la perdita dell’udito) si ha una fuoriuscita di liquido sieroso/mucopurulento, per cui è opportuno consultare l’otorinolaringoiatra per eseguire una visita otorinolaringoiatrica.

In particolare, in estate, il contatto dell’orecchio con l’acqua del mare o della piscina, può rendere la pelle già di per sé danneggiata, facile all’assorbimento di germi causa di un’infiammazione che, a sua volta, provoca un’otite esterna molto dolorosa. L’otite esterna, inoltre, tende a durare qualche giorno e costringe chi ne è colpito ad assumere antibiotici e antinfiammatori.

Come prevenire l’otite?

L’otite esterna può essere prevenuta con le giuste attenzioni. Prima di tutto, coloro che soffrono di prurito cronico dovrebbero controllare di avere le orecchie pulite prima delle vacanze, facendole vedere a un otorino che, qualora lo ritenesse necessario, eseguirà un lavaggio interno. In caso di partenza, è sempre consigliabile avere gocce a base di antibiotico e cortisone, da inserire nelle orecchie la sera, in modo tale da sterilizzare la pelle del condotto, nel quale potrebbero già esserci colonizzazioni batteriche. I pazienti predisposti alle otiti dovrebbero avere con sé disinfettanti a base di acido borico e glicerina.

Particolare attenzione deve essere posta dalle persone diabetiche perché sono più predisposte alle infezioni.

È importante seguire alcuni accorgimenti che possono evitare di incorrere in un’infiammazione:

  • evitare l’uso di tappi. Questi infatti possono provocare sudore e favorire la presenza di batteri;
  • asciugare bene le orecchie quando si esce dall’acqua, soprattutto in caso di vento.

Se l’otite dovesse comunque mostrarsi e, oltre al dolore intenso comparissero anche febbre e pus, è importante rivolgersi al medico.

Otite cronica, i consigli per l’estate

Chi soffre di otite cronica, ovvero quelle persone che presentano una perforazione del timpano devono stare lontane dall’acqua perché altrimenti rischierebbero un’otite media, particolarmente fastidiosa e dolorosa.

In caso di bagno in mare o in piscina (ma lo stesso discorso è valido anche per la doccia) è necessario proteggere le orecchie con tappi o cerotti impermeabili e, nel caso dei bambini, anche con una cuffia.

L’unica soluzione per l’otite cronica è l’intervento chirurgico che punta ad aggiustare il timpano e può essere eseguito anche sui bambini. In un secondo momento, l’orecchio non necessiterà più di precauzioni particolari. 

Specialista in Otorinolaringoiatria

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