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Mal di schiena: l’importanza della rieducazione posturale

È circa l’80% degli italiani a soffrire di almeno un episodio di mal di schiena nel corso della vita. Un disturbo comune, che spesso si risolve spontaneamente, ma per cui può essere anche necessario un consulto specialistico.

“Quando le crisi si ripetono nel tempo e diventano ricorrenti nei mesi successivi alla prima manifestazione, diventa opportuno rivolgersi a un medico specialista: trattare le patologie della schiena, infatti, è molto complesso, ed è necessario relazionarsi a chi ha le competenze adeguate per farlo”, precisa il dottor Stefano Respizzi, direttore dell’Unità di Riabilitazione e recupero funzionale in Humanitas, intervistato da Tv2000.

Colpo della schiena: cosa comporta?

“Il cosiddetto ‘colpo della schiena’ può essere causato da sbalzi di temperatura, per esempio passando da ambienti molto caldi ad altri più freddi, come accade nei mesi estivi con l’utilizzo dell’aria condizionata. Non è un disturbo pericoloso, ma può diventare molto doloroso se non si è adeguatamente preparati dal punto di vista muscolare: in questo caso, infatti, i muscoli della zona lombare vanno incontro a uno spasmo particolarmente violento e invalidante, che impedisce al paziente di muoversi. Il colpo della schiena, in ogni caso, non è una condizione irreversibile, ma si risolve attraverso un trattamento farmacologico della durata di qualche giorno”, prosegue il dottor Respizzi.

Rieducazione posturale: fondamentale per i nostri muscoli

“Per garantire alla nostra schiena la giusta mobilità e forza si può ricorrere a tecniche di educazione posturale. La postura, infatti, è determinata da una serie di fattori individuali: ciascuna persona ha le proprie caratteristiche e la propria storia e può allontanarsi da quella postura considerata ‘ideale’, provocando così problemi alle articolazioni e ai muscoli. L’educazione posturale comprende una serie di tecniche per fortificare la schiena e migliorare la postura e che, è importante sottolinearlo, non possono essere svolte in autonomia ma devono essere seguite da uno specialista.

Queste tecniche comprendono esercizi di allungamento della colonna, di rinforzo degli arti superiori e respiratori, indirizzati a ricreare l’armonia del movimento e migliorare flessibilità e forza. Sono esercizi da svolgere quando si sono avuti episodi di blocco lombare o di mal di schiena ricorrente, che aiutano a prevenire la ricomparsa di simili problematiche. Vanno dunque ripetuti a cadenza regolare nel corso degli anni, poiché garantiscono un’importante azione preventiva”, spiega lo specialista.

Gli esercizi da svolgere in autonomia

“Alcuni esercizi posturali possono essere anche svolti in autonomia al proprio domicilio, ma solo dopo un consulto con il fisioterapista che indicherà quelli più indicati per la propria problematica e insegnerà come svolgerli correttamente. Sono esercizi molto semplici, che prevedono, per esempio, soltanto l’ausilio di un muro a cui appoggiarsi per allungare la colonna e aumentarne la flessibilità. Sono particolarmente utili quando il paziente è uscito dalla fase di dolore acuto, per sollecitare i muscoli e le articolazioni senza che vi sia il rischio di provocare un ulteriore indolenzimento”, conclude il dottor Respizzi.

L’articolo è tratto da un’intervista del dottor Stefano Respizzi a Il mio medico (Tv2000) del 7 giugno 2021. Per rivedere l’intervista, clicca qui.

Specialista in Medicina Medicina dello Sport; Terapia Fisica e Riabilitazione

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