COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Infiammazioni intestinali, un aiuto dall’alimentazione

Dal reflusso gastroesofageo alla colite ulcerosa, fino ad arrivare a patologie come la malattia di Crohn. Le infiammazioni a carico dell’intestino possono essere diverse, con un impatto più o meno importante sulla quotidianità di chi ne soffre.

Oltre al trattamento farmacologico, un aiuto arriva dall’alimentazione. Non è ancora chiaro se sia l’effetto di alcuni alimenti o se siano le modifiche sulla flora intestinale che l’alimentazione può indurre, ma è noto che una dieta ricca di frutta e verdura, con pochi carboidrati e pochi grassi, è associata a un tipo di flora intestinale meno soggetta alle infiammazioni rispetto a un regime alimentare con più grassi.

Gli alimenti sì

Via libera dunque agli alimenti ricchi di fibre e polifenoli perché disinfiammano e hanno azione antiossidante, come frutti rossi e verdure, ma anche spezie, curcuma, zenzero e cereali integrali (orzo, quinoa, farro). Consigliato anche l’uso di olio extravergine di oliva, che riduce la formazione di molecole pro infiammatorie grazie ai suoi grassi monoinsaturi, alla vitamina E e ai polifenoli, ma anche il consumo di avocado e noci.

Gli alimenti cui prestare attenzione

Attenzione ai grassi trans, che causano un aumento del livello del colesterolo nel sangue, in particolare quello cattivo LDL. Questi grassi si formano nel corso dei trattamenti industriali degli oli vegetali e possono essere contenuti, per esempio, nei dolci confezionati, negli snack industriali e nelle merendine e nei dadi da brodo.

Da limitare è anche il consumo di solanacee (come melanzane, patate con la buccia e pomodori) e di acido arachidonico contenuto soprattutto nella carne e negli insaccati, nel pesce e nelle uova. L’acido si può sintetizzare anche a partire dall’acido linoleico: quindi un po’ di frutta secca va bene, ma non bisogna esagerare.

Chi soffre di reflusso gastroesofageo è bene che eviti aglio, cipolla, peperoni con la buccia, cioccolato, menta, spezie piccanti, agrumi, pomodori e cibi grassi.

 

 

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici