Fatima Ismail e Ricardo Molinho sono due infermieri dell’Hospital Central da Beira. 800 posti letto per una struttura universitaria che collabora con l’Università Cattolica del Mozambico e serve la seconda città per popolosità del Paese sudafricano. Affrontare AIDS, traumi e patologie infettive come la sepsi per Fatima e Ricardo è all’ordine del giorno. Grazie alla Fondazione Humanitas sono per la prima volta usciti dall’Africa e hanno potuto effettuare un periodo di stage formativo in Humanitas. In particolare, dopo un’attenta analisi delle loro effettive esigenze presso l’ospedale di Beira insieme con i medici dell’ONG CUAMM-Medici con l’Africa – parte attiva nel progetto – sono stati guidati da infermieri e medici nel Pronto Soccorso e nelle Terapie Intensive di Humanitas in un percorso di crescita e formazione professionale. “Ci siamo specializzati nell’utilizzo dei monitor, del ventilatore e dei sistemi di infusione – racconta Ricardo, che a Beira è l’infermiere responsabile del Pronto Soccorso -. In più abbiamo frequentato dei corsi di formazione di base e avanzata per la gestione dell’emergenza”.
La formazione con medici e infermieri di Humanitas è durata quasi due mesi. “Siamo stati accolti benissimo – racconta Fatima, infermiera responsabile della Terapia Intensiva dell’ospedale di Beira -. Riporteremo in Mozambico e condivideremo con i nostri colleghi non solo ciò che di nuovo abbiamo imparato, ma anche il calore e la simpatia con cui ci hanno accolto”.
A conclusione del loro periodo in Humanitas Fatima e Ricardo sono stati salutati dagli amici e colleghi italiani con un piccolo rinfresco offerto dalla Fondazione Humanitas durante il quale sono stati consegnati loro due nuovi saturimetri, che incrementeranno la dotazione dell’ospedale di Beira.
Di Laura Capardoni
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