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Condividi l’infinito: sostieni la Ricerca di oggi e i gesti di cura di domani

Al via la nuova campagna 5×1000 di Humanitas, che racconta le storie di chi, ogni giorno, è impegnato a migliorare diagnosi e terapie per malattie che colpiscono migliaia di persone. Senza dimenticare il ruolo che ognuno di noi ha nel supportare il rapporto infinito tra Ricerca e cura.

In ogni gesto di cura, c’è la Ricerca. E ci sei tu, con il 5×1000”, questo il claim che contraddistingue la campagna.

I volti e i gesti sono, ad esempio, quelli di Federico Pessina, chirurgo che ha appena terminato una complessa operazione di rimozione di un tumore cranico, e quelli di Marta Scorsetti e Pierina Navarria, dottoresse e ricercatrici che studiano come utilizzare la radioterapia per ridurre l’invasività e i possibili effetti collaterali post-intervento. I medici Alessandro Armuzzi, Carlo Selmi e Antonio Costanzo curano le malattie del sistema immunitario anche grazie alle conoscenze che provengono dagli studi della dottoressa Maria De Santis. I gesti di cura degli endoscopisti e gastroenterologi, diretti da Alessandro Repici, sono possibili grazie alle ricerche sul microbiota delle ricercatrici Maria Rescigno e Silvia Giugliano. Un’altra storia racconta l’impegno del team di Pronto Soccorso, coordinato da Antonio Voza lato medico e Giada Mammoliti lato infermieristico: con l’aiuto di ingegneri dell’AI, il gruppo studia come migliorare sempre più il trattamento di malattie tempo-dipendenti. L’AI è utilizzata anche dal team di Antonino Spinelli per curare in maniera sempre più tempestiva e personalizzata il cancro del colon, malattia in aumento del 30% nei giovani sotto i 40 anni. Edoardo Bottoni ha trovato il modo di far tornare a casa, a pochi giorni dall’intervento e in sicurezza, i pazienti operati per tumore del polmone, grazie a un sistema di monitoraggio da remoto. Raffaella Di Simone studia come aiutare le donne con storie di poliabortività ad avere finalmente un bambino.

Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il supporto dei cittadini, espresso attraverso il 5×1000. Ed è proprio sul valore infinito della firma di ogni persona per il bene di tante altre, che si basa la nuova campagna.

L’identità visiva incentrata sul colore, che è stata costruita in questi anni da Catoni Associati, si arricchisce degli scatti di Maki Galimberti. Il prestigioso fotografo ha ritratto medici dietro le quinte del loro lavoro. Immagini in sala operatoria o in ambulatorio, sovrapposte poi, come in un puzzle, a foto di ricercatori e ricercatrici in laboratorio.

Ritrarre medici, ricercatori e ricercatrici nei momenti salienti del loro lavoro, catturare i loro gesti quotidiani che, dal punto di vista di noi pazienti e cittadini, rappresentano cura e speranza, è stato molto intenso. In un certo senso, è stato come entrare a far parte del team, sentire quello che sentono questi professionisti impegnati per la salute delle persone. Credo che dagli scatti emerga come lo sguardo più bello da catturare sia proprio quello di chi non ha tempo per essere fotografato, di chi lavora lontano dai riflettori”, racconta Maki Galimberti.

Il nuovo simbolo della campagna sintetizza proprio questa collaborazione: l’infinito colorato racconta il rapporto tra Ricerca e cura, reso vivo dal supporto che ogni persona può dare con una firma sulla dichiarazione dei redditi.

Queste storie sono raccontate anche sui siti internet e i canali social di Humanitas con un format ad hoc e contenuti inediti, accompagnati dall’hashtag #condividilinfinito

Per sostenere la ricerca dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas è sufficiente una firma nello spazio dedicato alla Ricerca Sanitaria nella dichiarazione dei redditi, e inserire il codice fiscale 10125410158

Per scoprire di più: 5×1000.humanitas.it

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