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Ariel aiuta i bambini disabili a comunicare

La Comunicazione Aumentativa e Alternativa (C.A.A.) comprende tutte le modalità di comunicazione che possono facilitare e migliorare l’espressione delle persone che hanno difficoltà ad utilizzare i più comuni canali comunicativi, soprattutto il linguaggio orale e la scrittura. Essa utilizza tutte le competenze comunicative dell’individuo, includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale residuo, i gesti, i segni, la comunicazione con ausili e la tecnologia avanzata.
A questi temi è dedicata la “Giornata introduttiva alla comunicazione aumentativa e alternativa”, in programma l’11 novembre a partire dalle ore 9 presso L’Auditorium dell’Istituto Clinico Humanitas e organizzata dalla Fondazione Ariel – Centro di riferimento per le disabilità neuromotorie infantili- in collaborazione con il Centro Sovrazonale di CAA.

Alcune persone necessitano di usare la Comunicazione Aumentativa e Alternativa per via di qualche patologia presente dalla nascita, come la Paralisi Cerebrale Infantile o disabilità intellettive. Altre persone cominciano ad usare la CAA quando sono adulte. Questo può succedere perché hanno subito un ictus, un danno cerebrale o una malattia invalidante che anche temporaneamente impedisce loro di utilizzare il linguaggio verbale e la scrittura. Ogni disabilità che rende difficile la comunicazione può beneficiare dei metodi della Comunicazione Aumentativa ed Alternativa. Per alcune persone la CAA viene utilizzata per brevi periodi, ad esempio dopo un intervento chirurgico. Altri utilizzano la CAA per tutta la vita.

In ambito pediatrico spesso la frequente multiproblematicità dei pazienti rende inoltre necessaria la continua interazione di competenze professionali diverse in un quadro globale complesso ed articolato, poiché l’intervento non si rivolge soltanto al bambino ma anche a tutte le persone che interagiscono con lui, in un’ottica di progressiva assunzione di competenze da parte del contesto di vita che possa così soddisfare nel tempo i bisogni comunicativi in continuo cambiamento del piccolo paziente.
Obiettivo della giornata è dare una prima base formativa a neuropsichiatri infantili, psicologi, terapisti della riabilitazione, educatori, insegnanti, genitori ed altri operatori che possono essere interessati alla conoscenza e all’applicazione della CAA nei propri ambiti alla luce delle più recenti evidenze scientifiche sull’argomento.

Fondazione Ariel. Dal 1° settembre 2003 la Fondazione Ariel ha iniziato la sua attività quale Centro, di carattere no-profit, che sviluppa attività di sostegno alle famiglie dei bambini disabili, attività di formazione rivolta sia alle famiglie sia al personale sanitario destinato ad operare sul territorio nazionale e ai volontari, nonché attività di ricerca. Il finanziamento del Centro, promosso dalla Fondazione Humanitas, è assicurato con il contributo della Fondazione UMANA MENTE, della Fondazione Humanitas e di altri Enti Privati.

Per informazioni:
Luisa Mondorio
Fondazione Ariel
Via Sardegna 7
Fizzonasco di Pieve Emanuele (MI)
telefono 02/8224.2315
numero verde 800.133.431 fax 02/8224.2395
e-mail fondazione.ariel@humanitas

A cura della Redazione

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