COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Curare i tumori del sangue con la medicina personalizzata, Humanitas sul Corriere della Sera

Nel nostro Paese i tumori del sangue come leucemie e linfomi sono tra le prime dieci cause di morte per cancro. Tuttavia, oggi è possibile curare una parte considerevole di tumori del sangue grazie ai progressi raggiunti nel campo dell’ematologia.

I risultati positivi ottenuti per mezzo di farmaci innovativi e sempre più specifici hanno sottolineato l’importanza delle strategie di medicina personalizzata per la cura dei tumori ematologici. L’obiettivo della REL, Rete Ematologica Lombarda, è di velocizzare il processo che permette ai pazienti di beneficiare immediatamente dei risultati della ricerca di laboratorio. Inoltre, la cosiddetta “medicina personalizzata” permetterà di sviluppare nuove cure e terapie anche per i tumori più rari.

Proprio con l’obiettivo di chiarire le basi genetiche delle malattie e garantire l’accesso dei pazienti ematologici alle migliori cure, Humanitas partecipa al progetto REL, che ha risposto al bando di Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica emesso da Regione Lombardia per la valorizzazione della ricerca nell’ambito della medicina traslazionale e personalizzata.

dna

Gli obiettivi del progetto           

Il progetto ha recentemente ottenuto un finanziamento dalla Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica della Regione Lombardia. Oltre a Humanitas, hanno aderito il Policlinico San Matteo di Pavia, l’Ospedale di Varese, l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l’Ospedale Niguarda Cà Granda di Milano, assieme all’università e l’industria del farmaco e delle biotecnologie. Questa collaborazione si prefigge obiettivi specifici comuni:

  • chiarire le basi genetiche delle malattie del sangue;
  • sviluppare terapie più efficaci basate sul profilo genomico individuale;
  • migliorare la definizione diagnostica e prognostica del singolo paziente.

 

Medicina personalizzata: un modello sostenibile

Il prof. Matteo Della Porta, Coordinatore della Commissione Sindromi Mielodisplastiche REL e Responsabile della Sezione Leucemie in Humanitas, ha evidenziato l’importanza di tradurre, nel minor tempo possibile, le nuove scoperte scientifiche in un beneficio concreto per il malato. L’innovazione del progetto della REL promuove inoltre la nascita di distretti tecnologici per integrare ricerca, formazione e innovazione, anche per lo studio di patologie diverse da quelle ematologiche.

Al centro della REL c’è il paziente, che potrà così usufruire di un modello sanitario basato sulla medicina personalizzata, in grado di prolungare in modo significativo la sua aspettativa di vita. La medicina personalizzata ha poi delle ricadute positive anche sul Sistema Sanitario Nazionale. Si avrebbero infatti un miglior rapporto costo/beneficio per le terapie e dunque un risparmio notevole di costi sanitari diretti e indiretti, nel medio e lungo termine.

 

Il futuro della medicina personalizzata

La medicina personalizzata si focalizzerà inevitabilmente sui tumori del sangue, prima che su altre patologie, perché in questo settore sono già disponibili terapie innovative molto avanzate. Negli Stati uniti, per esempio, i programmi di medicina di precisione per patologie critiche sono finanziati attraverso programmi specifici grazie alla partnership fra pubblico e privato.

In Italia, dove mancano i progetti di sistema per la medicina personalizzata, questo compito è svolto dalle reti di patologia come la REL.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici