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Cicerchie

Che cosa sono le cicerchie?

La cicerchia (Lathyrus sativus) è il seme di una pianta appartenente alla famiglia delle Leguminosae (o Fabaceae). Legume molto resistente alla siccità, può essere coltivato anche in zone con clima fortemente arido e terra poco fertile, garantendo rese abbondanti. Poco diffusa in Italia e in Europa, la cicerchia trova invece largo uso in Asia e nell’Africa occidentale sia per il consumo umano sia per quello animale. In Italia il consumo è limitato ad alcune regioni (soprattutto Toscana, Lazio, Molise, Puglia, Abruzzo, Marche e Umbria) e la forma commerciale più diffusa è quella secca.

 

 

Quali sono le proprietà nutrizionali?

100 grammi di cicerchie (bollite senza sale e scolate) apportano circa 134 Calorie, ripartite come segue:

  • 51% carboidrati
  • 28% proteine
  • 11,5% acqua
  • 6% fibre alimentari
  • 1,5% di grassi

 

Oltre a buone quantità di:

 

 

Quando non mangiare le cicerchie?

Non risultano condizioni in cui il consumo moderato e non prolungato nel tempo di cicerchie possa interferire con farmaci o altre sostanze.

 

Stagionalità delle cicerchie

Le cicerchie si raccolgono a fine luglio/inizio agosto, ma poiché il loro consumo avviene perlopiù previa essiccazione possono essere acquistate tutto l’anno. Nel nostro Paese il loro consumo è piuttosto limitato e circoscritto ad alcune regioni – Toscana, Lazio, Molise, Puglia, Abruzzo, Marche e Umbria – al di fuori delle quali risultano di difficile reperibilità. In modo simile a molti altri legumi, le cicerchie vengono consumate bollite.

 

Possibili benefici e controindicazioni delle cicerchie

Come tutti i legumi che vengono utilizzati per uso alimentare, anche le cicerchie vantano numerose proprietà benefiche. Tra le caratteristiche principali spicca sicuramente il loro alto contenuto di fibre che stimola il funzionamento dell’intestino e aumenta il senso di sazietà. Le proteine vegetali in esse contenute, poi, le rendono un alimento adatto agli anziani e ai soggetti di tutte le età, soprattutto in caso di debolezza o convalescenza. La notevole presenza di fibre alimentari aiuta poi a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue a beneficio del cuore e delle arterie. Inoltre le cicerchie contengono discrete quantità di calcio, fosforo, potassio e ferro, minerali utili all’espletamento di molte funzioni nel nostro organismo.

 

È bene però prestare attenzione al loro consumo ed evitare di mangiarle per periodi prolungati nel tempo poiché contengono una neurotossina (nota con il nome di Odap), che può causare una malattia neurodegenerativa nota con il nome di “latirismo”: sindrome tossica caratterizzata da paralisi acuta associata a dolori muscolari e incontinenza urinaria. Alcuni casi di questa malattia sono stati riscontrati in Paesi afflitti da carestie nei quali la popolazione si è nutrita per lungo tempo esclusivamente con questo legume.

 

Disclaimer
Le informazioni riportate rappresentano indicazioni generali e non sostituiscono in alcun modo il parere medico. Per garantirsi un’alimentazione sana ed equilibrata è sempre bene affidarsi ai consigli del proprio medico curante o di un esperto di nutrizione.

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