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Dermatite allergica da contatto: quali sono i sintomi e come si cura

La dermatite allergica da contatto (DAC) è una patologia infiammatoria della pelle provocata dal contatto della cute con metalli (ad esempio nichel e oro), ma anche coloranti, profumi e gomme. La dermatite allergica da contatto interessa in particolar modo persone tra i 40 e i 45 anni e rappresenta l’80-90% delle dermatosi professionali: è frequente in ambito lavorativo, in particolar modo in quei soggetti che maneggiano sostanze potenzialmente allergizzanti per diverse ore al giorno. Comune anche che la dermatite allergica da contatto si manifesti con arrossamento cutaneo e prurito indossando gioielli, come orecchini, bracciali e collane oppure orologi. 

Come si manifesta la dermatite allergica da contatto? E quali sono le terapie per curarla? Ne parliamo con la dottoressa Maria Rita Messina, allergologa presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano e i centri medici Humanitas Medical Care. 

Dermatite allergica da contatto: quali sono le cause?

La dermatite allergica da contatto è provocata dal contatto della pelle con determinati allergeni, che stimolano la risposta immunologica.

L’incidenza di questa patologia tende a crescere con l’età, a causa dell’esposizione continuata e ripetuta a sostanze potenzialmente sensibilizzanti. Questo non significa, però, che la dermatite allergica da contatto non possa manifestarsi anche nei bambini.

A essere particolarmente soggette a questo tipo di dermatite sono le persone con lavori ad alto rischio di esposizione a materiali come gomme e resine e sostanze come i coloranti o altri composti chimici. Tra i lavoratori con maggior rischio di sviluppare la dermatite da contatto si riconoscono coloro che sono impiegati nell’industria chimica ed edile, chi lavora in ambito estetico, i parrucchieri, i macchinisti, ma anche i professionisti sanitari.

Dermatite allergica da contatto e nichel

La dermatite allergica da contatto ha spesso come responsabile il nichel, un metallo presente nella bigiotteria e anche nei gioielli in oro giallo a 9 carati o in oro bianco. Chi soffre di questa allergia dovrebbe utilizzare solo gioielli e bigiotteria realizzati con metalli privi di nichel, come l’oro giallo a 12 carati o più (il cosiddetto “oro massiccio”), il platino, l’argento sterling e il titanio.

Il nichel può essere presente anche nei cosmetici e nelle tinture per capelli. Per aiutare negli acquisti chi è allergico al nichel, su molti gioielli e cosmetici è spesso riportata la dicitura “nichel free”.

Quali sono i sintomi della dermatite allergica da contatto?

La dermatite allergica da contatto si manifesta generalmente con un arrossamento cutaneo pruriginoso, cui può associarsi la comparsa vescicole, croste e desquamazione. Si può presentare in qualsiasi parte del corpo, come i lobi delle orecchie, a seguito del contatto con orecchini contenenti nichel, il palmo delle mani, per esempio dopo aver usato guanti in lattice, o il cuoio capelluto, in particolar modo dopo tinte per capelli che contengono sostanze a cui la persona è sensibile. È raro che questi sintomi si manifestino al primo contatto con l’allergene, mentre è più probabile svilupparli a seguito di un’esposizione continuativa o prolungata all’allergene. 

Quando non viene trattata tempestivamente, la dermatite allergica da contatto può evolvere in dermatite eczematosa subacuta e, successivamente, in dermatite cronica. La cronicizzazione della dermatite può interferire con il benessere emotivo del soggetto, provocando difficoltà nelle relazioni sociali e un peggioramento della qualità di vita.

Dermatite allergica da contatto: come si fa la diagnosi?

Durante la visita allergologica il medico specialista raccoglie l’anamnesi e valuta i possibili contatti del paziente con eventuali allergeni. Viene dunque valutata la professione della persona, ma anche i suoi passatempi, le sue abitudini per quanto concerne l’igiene personale (come l’uso di saponi, detergenti, creme, profumi e tinture) e l’eventuale utilizzo di farmaci topici. Viene anche chiesto che tipo di indumenti la persona indossa abitualmente, prestando attenzione alla stoffa e al colore e se indossa gioielli. In seguito lo specialista esamina lo stato della cute e se necessario, prescrive esami diagnostici di approfondimento come i patch test (test epicutanei a lettura ritardata).

Qual è la terapia per la dermatite allergica da contatto?

La dermatite allergica da contatto può risolversi evitando il contatto con l’allergene responsabile. Spesso, viene associata una terapia con creme cortisoniche per trattare l’infiammazione, antistaminici per controllare il prurito e creme emollienti prive di allergeni per idratare la pelle. 

Nel caso in cui, anche eliminando i contatti con l’allergene la dermatite dovesse persistere, si dovrebbe pensare ad altre malattie infiammatorie croniche della cute come la psoriasi o la dermatite atopica e per questo sarebbe opportuna una rivalutazione specialistica.

Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica

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