L’ictus è una patologia cerebrovascolare provocata dalla rottura o dall’ostruzione di un vaso sanguigno cerebrale: il mancato o ridotto apporto di ossigeno che si verifica in caso di ictus provoca una sofferenza temporanea o la morte dei neuroni e delle altre cellule del sistema nervoso centrale, con una conseguente alterazione delle funzioni cerebrali che si manifesta in maniera improvvisa. L’ictus può essere ischemico, quindi essere causato dall’ostruzione di un’arteria, oppure emorragico, ovvero provocato da un sanguinamento dovuto alla rottura di un vaso sanguigno. In entrambi i casi, l’evento può condurre a disabilità e talvolta a un esito infausto.
Uno stile di vita sano e un controllo regolare della propria salute contribuiscono a ridurre il rischio di insorgenza di ictus. Con quali sintomi si manifesta un ictus e come prevenirlo? Ne parliamo con la dottoressa Francesca Vodret, specialista di Neurologia d’urgenza e Stroke Unit dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
Ictus: quali sono i sintomi
Non bisogna mai sottovalutare la comparsa improvvisa di alcuni sintomi, come:
- Perdita di forza o di sensibilità ad una mano, un braccio o una gamba
- Comparsa di asimmetria della bocca
- Difficoltà a parlare e a ricordare le parole
- Difficoltà visive, per esempio un restringimento del campo visivo da un lato
- Mal di testa insorto rapidamente e non noto in precedenza.
In presenza di uno di questi sintomi è bene contattare immediatamente il 112 per essere portati in Pronto Soccorso, poiché nell’ictus è fondamentale non perdere tempo e intervenire il più rapidamente possibile.
È importante sapere che talvolta i sintomi tipici dell’ictus durano solo alcuni minuti e poi scompaiono da soli. Si parla in questi casi di attacco ischemico transitorio (TIA), che è un vero e proprio campanello di allarme per un ictus. Devono essere considerati con la massima attenzione e anche in questo caso è fondamentale una valutazione neurologica urgente in Pronto Soccorso.
Alimentazione, stile di vita e attività fisica: fondamentali per la prevenzione
Quando si parla di prevenzione, la dieta, intesa come tipologia di alimentazione, e l’attività fisica sono due punti cardine a cui prestare attenzione. Parlando di alimentazione, la dieta mediterranea, ricca di frutta, verdura, legumi e cereali integrali, e povera di sale e di cibi altamente processati o zuccherati, è considerata la migliore da seguire per ridurre il rischio di insorgenza di ictus.
Importante anche l’attività fisica: la sedentarietà è infatti considerata un rischio per lo sviluppo delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari. È consigliato quindi fare sport regolarmente, magari chiedendo consiglio allo specialista sulle attività più adeguate da praticare in base alle proprie condizioni cliniche.
Condurre uno stile di vita sano è il modo migliore per prevenire le patologie vascolari e ricordiamo che questo significa anche abolire il fumo di sigaretta o l’utilizzo di dispositivi elettronici per fumare, controllare il peso corporeo, moderare il consumo di alcolici e gestire lo stress.
Visite di controllo: uno strumento importante
In generale, per tenere sotto controllo il rischio di insorgenza di patologie cerebrovascolari, è importante seguire fin dall’età pediatrica le visite di controllo previste dai programmi sanitari della propria Regione e del proprio Paese.
Sappiamo come le condizioni sociali, economiche e culturali abbiano spesso un impatto importante sulla salute individuale e sull’aumento di rischio di sviluppare determinate patologie.
Sottoporsi a regolari controlli medici permette di rilevare precocemente i fattori di rischio dell’ictus quali pressione alta, iperglicemia, aumento del colesterolo, alterazioni della tiroide o aritmie cardiache, e poter impostare delle terapie di prevenzione ad hoc.
Quando si parla di ictus, è fondamentale controllare regolarmente la pressione arteriosa, chiedendo consiglio su modalità e tempistiche al proprio medico di medicina generale. Nel caso venga diagnosticata l’ipertensione arteriosa è fondamentale seguire con attenzione le terapie antipertensive prescritte, per evitare un aumento di rischio di ictus.
L’ictus nella popolazione femminile
Le donne possono presentare un incremento nel rischio di sviluppare ictus quando sono presenti disturbi come insufficienza ovarica prematura, menopausa precoce ed endometriosi. Anche durante la gravidanza aumenta il rischio di sviluppare alterazioni della pressione ed emorragie intracerebrali. Per questo è fondamentale eseguire la misurazione della pressione sia durante la gravidanza sia dopo il parto.
Visite ed esami
-
2.3 milioni visite
-
+56.000 pazienti PS
-
+3.000 dipendenti
-
45.000 pazienti ricoverati
-
800 medici