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Dolore alla spalla: le cause e cosa fare

Le lesioni alla spalla sono piuttosto comuni, soprattutto tra gli sportivi che eseguono movimenti ripetitivi, come nuotatori, tennisti e golfisti. Tuttavia, anche le attività quotidiane più semplici possono provocare danni alla spalla.

Molte persone convivono quotidianamente con questo tipo di dolore e con una conseguente riduzione della mobilità (dovuta a debolezza o difficoltà nel sollevare il braccio), spesso pensando che “prima o poi passerà da solo”, senza rendersi conto che ignorare un problema alla spalla può comportare complicazioni più gravi.

Quali possono essere le cause e cosa fare? Ne parliamo con il dottor Mario Borroni, specialista di Ortopedia della Spalla e del Gomito dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.

Quali sono le cause del dolore alla spalla?

La spalla è l’articolazione del corpo con la maggiore mobilità e questo la rende suscettibile a diversi tipi di infortuni. Tra i più comuni troviamo:

  • Tendinite: infiammazione di uno o più tendini della cuffia dei rotatori o del capo lungo del bicipite brachiale, solitamente dovuta a movimenti ripetitivi e/o usuranti.
  • Borsite: infiammazione delle “borse”, piccole sacche piene di liquido sinoviale che proteggono le articolazioni. Può essere infiammatoria, causata da sfregamenti e sollecitazioni, o emorragica, provocata da traumi che rompono i vasi sanguigni, causando un travaso di sangue.
  • Lesione alla cuffia dei rotatori: rottura parziale o completa di uno dei quattro tendini che compongono la cuffia dei rotatori. Si tratta di un danno comune tra chi pratica sport o lavori ripetitivi. Il dolore è spesso descritto come un dolore sordo che peggiora dormendo in appoggio sulla spalla interessata. La lesione può causare debolezza nel braccio, rendere difficile portare il braccio dietro la schiena e svolgere attività quotidiane come spazzolarsi i capelli.
  • Spalla congelata: infiammazione della capsula articolare; una condizione che si sviluppa gradualmente, causando dolore e rigidità, soprattutto di notte. 
  • Instabilità/lussazione: perdita dei rapporti articolari tra omero e scapola. Può derivare da un uso eccessivo della spalla o da incidenti improvvisi. Una volta lussata, la spalla tende generalmente a lussarsi di nuovo, portando a instabilità cronica. La lussazione può avvenire per un trauma diretto o per un movimento oltre il limite massimo tollerato, causando lesioni ai legamenti. Alcune lussazioni sono causate da una lassità costituzionale del paziente, e richiedono una valutazione approfondita.
  • Artrosi: usura della cartilagine articolare che causa dolore, debolezza e perdita di movimento. È comune nella popolazione anziana ma spesso sottovalutata, nonostante le tecniche moderne permettano di trattarla efficacemente.

Dolore alla spalla, cosa fare?

Se il dolore persiste per più di alcuni giorni o non si allevia con la terapia antinfiammatoria prescritta dal medico, è consigliabile consultare uno specialista. Tra gli esami utili per un corretto inquadramento clinico ci sono la radiografia e la risonanza magnetica.

Il trattamento varia a seconda della causa del dolore. Le principali opzioni terapeutiche sono:

  • Fisioterapia. Utile per rinforzare la muscolatura, rieducare il movimento articolare e migliorare l’equilibrio e la mobilità della spalla, soprattutto se la patologia non è in fase avanzata.
  • Terapie fisiche. Tecniche come laser, ultrasuoni e Tecarterapia possono aiutare a ridurre l’infiammazione, ma generalmente sono solo di supporto alla fisioterapia assistita.
  • Terapia infiltrativa. Iniezioni locali di acido ialuronico o cortisonici possono essere efficaci anche se, spesso, solo temporaneamente.
  • Chirurgia. Da prendere in considerazione in caso di danni anatomici, per riparare i tendini, per stabilizzare spalle instabili e prevenire ulteriori lussazioni o per sostituire articolazioni artrosiche con protesi di ultima generazione.
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