Che cos’è la visita cardiologica – aritmia?
La visita cardiologica per aritmia si esegue per diagnosticare o escludere la presenza di un disturbo del ritmo cardiaco alla base dei sintomi riferiti dal paziente, o per definire l’importanza e il trattamento ottimale di un’aritmia cardiaca già nota. Le aritmie cardiache sono delle alterazioni del normale ritmo del cuore e possono manifestarsi come irregolarità (ad esempio in presenza di extrasistoli), rallentamento (bradicardia: frequenza cardiaca < 60 battiti/min) o accelerazione (tachicardia: frequenza >100 battiti/min) del battito cardiaco. Nel sospetto di un’aritmia è opportuno eseguire una diagnosi corretta e valutare le possibili cause alla base. Ci sono diverse patologie cardiache (ad esempio l’ipertensione, la cardiopatia ischemica, le malattie valvolari o le cardiomiopatie) ed extracardiache (ad esempio il distiroidismo) così come stili di vita inappropriati (ad esempio abuso di sostanze tossiche) che possono predisporre alla comparsa di aritmie cardiache di vario tipo.
A cosa serve la visita cardiologica – aritmia?
La visita cardiologica per aritmia serve a inquadrare o monitorare nel tempo i pazienti con aritmie cardiache. Può essere prescritta dal medico in presenza di aritmie note o sintomi possibilmente causati da un disturbo del ritmo cardiaco.
Sono previste norme di preparazione?
Il paziente deve portare con sé l’eventuale documentazione medica in suo possesso che può essere utile ai fini della visita. Per consultare eventuali norme di preparazione alla visita, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).
Quali pazienti possono effettuare la visita cardiologica – aritmia?
La visita cardiologica per aritmia è utile a quei pazienti che presentano sintomi possibilmente riconducibili ad aritmie cardiache o con aritmie note in cui è necessario intraprendere un corretto percorso diagnostico-terapeutico, o monitorare gli effetti di un trattamento antiaritmico. In particolare, i sintomi che possono associarsi al sospetto di bradicardia sono la stanchezza, la facile affaticabilità o, in alcuni casi, la perdita di coscienza (sincope). Viceversa, le manifestazioni associate al sospetto di tachicardia sono il battito accelerato e/o irregolare (cardiopalmo, palpitazioni) di durata variabile soprattutto quando a insorgenza e regressione improvvisa.
La visita cardiologica – aritmia è dolorosa o pericolosa?
No, la visita cardiologica per aritmia non è dolorosa né pericolosa.
Come funziona la visita cardiologica – aritmia?
Lo specialista cardiologo elettrofisiologo si informa sulla storia clinica e sullo stile di vita dell’assistito, con particolare attenzione ad aspetti come alimentazione, attività fisica e sedentarietà, fumo di sigaretta, familiarità con patologie cardiache, eventuali patologie già diagnosticate e terapie in corso (anamnesi). In seguito lo specialista ausculta il cuore, misura la pressione arteriosa ed esegue un elettrocardiogramma. L’elettrocardiogramma permette la valutazione dell’attività elettrica del cuore ed è fondamentale per individuare alterazioni del ritmo cardiaco e quindi impostare il trattamento più adeguato al disturbo documentato. Non esiste una terapia unica per le aritmie: sarà lo specialista, al termine della visita, a indicare il percorso diagnostico/terapeutico più opportuno per il singolo paziente.
La visita cardiologica per aritmia si esegue per diagnosticare o escludere la presenza di un disturbo del ritmo cardiaco alla base dei sintomi riferiti dal paziente, o per definire l’importanza e il trattamento ottimale di un’aritmia cardiaca già nota.