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Astenia e lungosopravviventi

L’astenia è una condizione che comporta la riduzione della forza muscolare in misura tale da rendere le normali attività della vita quotidiana lente e difficoltose. Può manifestarsi in maniere molto diverse, anche sotto forma di problemi nella concentrazione e nel mantenere l’attenzione o nel parlare, nel respiro affannoso dopo aver svolto attività fisica (anche leggera come camminare o fare piccole faccende domestiche) o nella frequente sensazione di spossatezza e di vertigini. In alcune persone, questo problema può avere un importante impatto sulla qualità della vita.
L’astenia può essere effettiva, nel caso in cui la forza dei muscoli sia realmente ridotta rispetto al normale a causa di anemia, rallentamento dell’attività tiroidea o, in generale, problemi di metabolismo, oppure soltanto percepita, nel caso in cui chi ne è affetto abbia la percezione di fare uno sforzo maggiore ma l’effettiva potenza muscolare sia rimasta la medesima.

Perché si manifesta?

È un sintomo comune, associato a molte patologie. L’astenia si verifica normalmente a seguito di trattamenti farmacologici o chirurgici ma può avere moltissime cause, come l’anemia, una nutrizione non adeguata o l’insufficienza renale, oppure derivare dall’associazione fra i trattamenti oncologici ed altre patologie coesistenti, indipendenti dal tumore. Le cause psicologiche possono avere talvolta un ruolo nel determinare l’astenia.

Quando si può presentare?

La maggior parte dei pazienti oncologici (circa il 70%) va incontro all’astenia nel corso dei trattamenti o in un momento successivo. Per alcuni, tuttavia, la condizione non migliora con il passare del tempo e diventa cronica. I fattori che aumentano la possibilità che l’astenia si verifichi e che permanga diventando cronica sono i disturbi del sonno, l’insufficiente attività fisica, il dolore cronico e lo stress emotivo.

Come si tratta?

Il trattamento dipende dalla causa che la determina. Se deriva invece da cause psicologiche, può a volte essere trattata con successo per mezzo di antidepressivi. Qualsiasi sia la causa dell’astenia, ecco alcuni consigli pratici che possono contribuire a risolvere o, quantomeno, a migliorare l’entità del problema:

  • Svolgere 20-40 minuti di attività fisica quotidianamente. Camminare può essere sufficiente all’inizio, per chi non sia in forma. È importante parlare con il proprio medico di come impostare un programma di allenamento adatto alla propria età e condizione fisica.
  • Cercare, per quanto possibile, di mantenere orari regolari per il sonno e la sveglia, programmando, se necessario, anche un tempo dedicato al riposo nel corso della giornata.
  • Programmare le proprie attività per equilibrare gli sforzi, sia fisici che mentali, per cercare di non concentrarli e distribuirli in modo equilibrato nell’arco della giornata e della settimana.

È possibile la risoluzione totale?

Nella grande maggioranza dei casi, attraverso una combinazione di terapia e miglioramento dello stile di vita (aumento dell’esercizio fisico, cessazione del fumo, ecc.) è possibile tornare a livelli normali di vigore fisico, anche se questo può talvolta richiedere tempi lunghi. Bisogna inoltre tenere conto del fatto che, oltre alla malattia, anche il trascorrere del tempo comporta naturalmente un certo declino delle capacità e specialmente di quelle fisiche come forza e resistenza muscolare, che è possibile contrastare solo parzialmente attraverso l’esercizio fisico.

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