COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Quali sono i sintomi della torsione del testicolo?

La torsione del testicolo, quando si verifica, non va trascurata: implica infatti rischi particolarmente seri per l’apparato genitale maschile e, in caso di mancata diagnosi e intervento, può determinare conseguenze importanti.

Il disturbo può manifestarsi in uomini di tutte le età, ma è particolarmente frequente in età puberale.

Ma come riconoscere una torsione testicolare e come comportarsi se si verifica? 
Approfondiamo l’argomento con il dottor Giovanni Lughezzani, urologo di Humanitas.

Cos’è la torsione del testicolo?

Con torsione del testicolo si intende più specificamente la torsione del funicolo spermatico, che collega il testicolo all’addome. Dal momento che il funicolo spermatico è irrorato da molti vasi sanguigni, in caso di torsione rischia di interrompersi l’afflusso di sangue e l’insorgenza di ischemia e danni a essa correlati, potenzialmente irreversibili.

I sintomi della torsione del testicolo

Il sintomo principale della torsione del testicolo è un dolore molto intenso, che si situa sia in corrispondenza del testicolo interessato sia del basso ventre. Il dolore può anche essere accompagnato da nausea e/o vomito.

Comunemente il dolore esordisce nelle ore notturne, venendo anticipato da episodi cosiddetti subtorsivi, che hanno uguale intensità ma si protraggono per un tempo limitato.
Alla vista il testicolo interessato dalla torsione è retratto verso l’altro e gonfio

La torsione del testicolo è una delle più serie urgenze urologiche, non va pertanto sottovalutata e diagnosi e intervento devono essere tempestivi: il rischio è la compromissione della funzionalità del testicolo.

Torsione, criptorchidismo e attività sessuale

Soggetti interessati da criptorchidismo, dunque dalla mancata discesa di uno o ambo i testicoli nello scroto, presentano spesso ipermobilità testicolare: una condizione che facilita l’insorgenza di episodi torsivi.

Meno frequentemente, alla torsione possono associarsi traumatismi della zona testicolare o attività sessuale.

La torsione del testicolo si può prevenire? 

Non ci sono modi per prevenire la torsione di un testicolo, dunque, chi avvertisse dolori improvvisi al testicolo dovrebbe recarsi al pronto soccorso per una valutazione clinica. È importante infatti trattare tempestivamente gli eventi torsivi, in modo tale da riuscire a preservare le funzioni del testicolo. Un mancato intervento, infatti, potrebbe provocare un’irreversibile atrofia del testicolo.

Come si diagnostica e tratta un evento torsivo?

La torsione del testicolo prevede una diagnosi clinica, infatti il dolore avvertito dal paziente tende a manifestarsi in concomitanza con l’assenza di riflesso cremasterico e/o retrazione verso l’alto del testicolo. Alla diagnosi clinica segue un’ecografia testicolare, esame di imaging di prima linea per gli eventi torsivi, grazie al quale lo specialista può distinguere tra torsione testicolare, che è caratterizzata da assenza di segnale vascolare e disomogeneità del parenchima testicolare, e quadri di orchiepididimite.

Per ridurre il dolore localizzato, può essere utile la detorsione manuale del testicolo operata dallo specialista. A seguito della detorsione è raccomandabile sottoporsi comunque a un intervento di esplorativa chirurgica per via scrotale: in questo modo, infatti, sarà possibile valutare la vitalità del testicolo e operare un’orchidofissazione al fine di prevenire future torsioni testicolari.

Specialista in Urologia

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici