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Protesi di anca e ginocchio: a cosa serve e come funziona il robot ortopedico?

La tecnologia robotica in ortopedia ha lo scopo principale di supportare il chirurgo nella pianificazione, simulazione ed esecuzione di interventi di artroprotesi di anca e ginocchio, cioè di interventi in cui è necessario l’impianto di protesi monocompartimentali o totali.

Il vantaggio della chirurgia protesica con tecnologia robotica è una estrema accuratezza nel taglio e nell’impianto della protesi, e un maggior risparmio di tessuti sani, in particolare di osso, fondamentale per un recupero post-operatorio più rapido e con meno dolore. Inoltre, grazie all’elevata esperienza acquisita dal team dell’U.O di Ortopedia dell’anca e Chirurgia protesica in Humanitas diretta dal professor Guido Grappiolo, la pianificazione con sistema robotico è sempre confrontata dalla pianificazione tradizionale effettuata dal chirurgo, in modo da effettuare varie simulazioni di intervento e scegliere, sulla base dell’esperienza, la migliore per il paziente. Al momento, la tecnologia robotica in ortopedia protesica viene indicata per i primi interventi di protesi.

Come si svolge l’intervento di chirurgia protesica con il robot?

La tecnologia robotica nella chirurgia protesica si basa su tre pilastri fondamentali:

  • la pianificazione preoperatoria 3D basata su TAC;
  • il bilanciamento articolare intraoperatorio;
  • l’esecuzione assistita dell’intervento con un braccio robotico su cui sono montati gli strumenti chirurgici per il taglio dell’osso.

Dopo la visita ortopedica, al paziente che è candidato alla chirurgia protesica robotica viene prescritta una TAC del ginocchio o dell’anca dalla quale il sistema robotico permette di ottenere un modello 3D fedele all’anatomia del paziente. Il modello virtuale aiuta il chirurgo ad effettuare una pianificazione pre-operatoria dell’impianto della protesi sulla base delle caratteristiche anatomiche e cinematiche, cioè di movimento dell’arto, specifiche del paziente. Questo aspetto è particolarmente importante per effettuare il bilanciamento articolare intraoperatorio che permette di personalizzare il posizionamento dell’impianto, tenendo in considerazione l’allineamento piede-ginocchio-anca. Essere in grado di posizionare la protesi tenendo conto di tutte queste variabili anatomiche e di movimento dell’articolazione e dell’arto del paziente, permette non solo di ottenere il miglior arco di movimento possibile (range of motion) con l’arto protesizzato grazie all’equilibrio cinematico, ma anche buoni risultati nel lungo termine (equilibrio meccanico).

Una volta pianificato l’intervento e il posizionamento della protesi secondo le caratteristiche del paziente, il chirurgo “indossa” un braccio robotico durante tutta l’operazione, che gli permette di riprodurre quanto pianificato sul modello virtuale tridimensionale. Il braccio robotico è dotato di strumenti chirurgici che permettono al chirurgo di effettuare i tagli ossei necessari all’impianto della protesi secondo quanto pianificato, con elevata precisione e senza rischi di lesioni accidentali.

I vantaggi dell’intervento con il sistema robotico

Gli interventi ortopedici assistiti dal robot hanno diversi vantaggi per i pazienti e per il chirurgo. Per il paziente, la tecnologia robotica permette una minore perdita di sangue durante l’intervento, che favorisce un migliore e più rapido recupero post-operatorio, e richiede un minor periodo di degenza in ospedale. Inoltre, l’accuratezza dell’impianto e il rispetto dell’equilibrio cinematico o meccanico proposto dal sistema robotico ma scelto dal chirurgo, permette al paziente di avere una minore sensazione di dolore dopo l’intervento, cosa che favorisce l’adesione alla riabilitazione post-operatoria.

Per il chirurgo, l’utilizzo della chirurgia robotica significa una pianificazione avanzata dell’intervento, una maggior precisione nei tagli ossei e nel posizionamento della protesi, protezione dei tessuti, risparmio osseo e la completa riproducibilità del gesto operatorio che significa anche garanzia di ripetibilità e buon risultato dell’intervento e del percorso clinico del paziente.

Specialista in Ortopedia e Traumatologia

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