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Perdere peso, sfatiamo i falsi miti

Sono molti i falsi miti circolanti legati alla dieta e a come perdere peso. Proviamo a smontare alcuni di questi, grazie al contributo della dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.

L’unico modo per dimagrire è abolire i carboidrati

Una dieta sana ed equilibrata comprende anche i carboidrati che possono essere definiti come “energia pulita” per l’organismo. I cibi ricchi di carboidrati come i cereali, i legumi, la verdura, la frutta rappresentano la base di un’alimentazione sana. Le versioni integrali dei cereali sono un’ottima fonte di fibra alimentare importante per la sua funzione metabolica: riduce i picchi iperglicemici post-prandiali, rallenta l’assorbimento di zuccheri e grassi, aumenta la sazietà oltre ad contribuire alla regolarità intestinale.

Le fibre alimentari rientrano nel gruppo dei  carboidrati: se si evitano i carboidrati, il consumo di fibre crolla ed aumenta inevitabilmente il consumo di proteine e grassi.

Non importa ciò che si mangia, purché si tenga il conto delle calorie

La qualità è fondamentale, sempre, anche per dimagrire. Se così non fosse, per assurdo, un fabbisogno di 1500 kcal potrebbe essere soddisfatto da un bicchiere da 140 ml di olio, così come con 600 grammi di broccoli. Comprensibilmente il risultato sarebbe completamente differente, da tutti i punti di vista. Non a caso sono state stabilite delle percentuali di nutrienti che devono essere rispettate, qualunque sia l’apporto calorico necessario per mantenere o ridurre il peso. I fabbisogni dipendono dal consumo basale, a cui si deve aggiungere l’energia spesa per le attività quotidiane e l’attività fisica che dovrebbe essere sempre presente, per tutti, in funzione delle proprie capacità e possibilità. Un’alimentazione variata ed equilibrata in base ai fabbisogni assicura tutti i nutrienti, carboidrati, fibra, proteine e grassi oltre ad acqua, vitamine e minerali che mantengono un equilibrio che regola anche la sazietà, per esempio il giusto livello di glucosio nel sangue, scoraggiando le abbuffate.

Se si vuole dimagrire, si avrà perennemente fame

Indubbiamente il passaggio da una dieta squilibrata e disordinata a una equilibrata e ben distribuita nella giornata può creare qualche scompenso e la sensazione di “fame”, spesso non reale. Nel giro di una decina di giorni l’organismo si adatta al cambiamento e svaniscono anche queste sensazioni sgradevoli, purché si segua una dieta equilibrata e ben gestita. Se invece si escludono intere categorie di alimenti o si saltano i pasti il discorso cambia. La prima regola di ogni dieta infatti è proprio non saltare i pasti.

Inserire fra i pasti principali spuntini bilanciati, può aiutare a gestire anche la fame che può insorgere in mattinata o nel pomeriggio; la frutta è sempre lo spuntino migliore.

Eliminare i grassi dalla dieta aiuta a perdere peso

Evitare i grassi non aiuta a dimagrire. Le persone che eliminano i grassi dalla propria dieta tendono a sostituire queste calorie con zuccheri semplici e cereali raffinati. Questo però altera il metabolismo, provocando infiammazioni, facendo impennare i livelli di insulina e aumentando il grasso a livello addominale.

Mangiare senza glutine è la soluzione per dimagrire

Le diete prive di glutine sono necessarie per coloro che hanno una diagnosi di celiachia o di gluten sensivity e non vanno considerate come diete per perdere peso.

I prodotti senza glutine, che è una componente proteica di alcuni cereali, sono più ricchi di carboidrati e calorie, e questo sul lungo periodo può provocare un aumento di peso. I cibi privi di glutine, inoltre, sono spesso poveri di fibre, con conseguente diminuzione del senso di sazietà.

I cibi più gustosi sono sempre dannosi

Ritenere che i cibi sani siano insipidi mentre quelli trattati, zuccherosi e grassi, siano più gustosi, è la riprova di quanto ci possano ingannare le nostre papille gustative.

Zuccheri lavorati, dolcificanti e grassi artificiali possono infatti alterare la funzione delle papille gustative, ma una volta che ci si abitua a mangiare in maniera corretta, si riscopre anche il sapore autentico degli alimenti e si impara a trattarli in modo da ottenere il massimo del loro gusto naturale in ogni piatto. L’utilizzo di aromi e spezie adeguati a ciascuna preparazione, esaltano ulteriormente le qualità organolettiche di ciascun alimento.

 

 

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