COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Pazienti oncologici e fragili: la terza dose di vaccino anti-COVID-19 è fondamentale

Anche Humanitas figura tra i centri partecipanti allo studio di Ricerca coordinato Vax4Frail, volto allo sviluppo di una strategia per ridurre infezioni e complicanze da SARS-CoV-2 nei pazienti fragili

Un lavoro comune, finanziato dal Ministero della Salute, che ha visto impegnati 13 Istituti di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico nell’osservazione di oltre 600 pazienti per 5 mesi e che ha evidenziato come la terza dose di vaccino anti-COVID-19 sia essenziale e necessaria per potenziare la risposta immunologica e ridurre il rischio di infezioni e complicanze. 

I risultati dello studio

“L’Istituto dei Tumori ha coordinato la ricerca insieme a Humanitas, Spallanzani di Roma e Irccs di Reggio Emilia. Dopo cinque mesi di lavoro comune e l’osservazione di oltre 600 pazienti abbiamo confermato che è necessaria ed essenziale la terza dose per potenziare la risposta immunologica. In questo modo si riduce il rischio infezioni e le complicanze di COVID-19″, spiega Giovanni Apolone, Direttore Scientifico dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

I risultati di due articoli prodotti dal gruppo di ricercatori, in particolare Chiara Agrati, Paolo Corradini, Nicola Silvestris e Maria Rescigno, suggeriscono l’importanza della terza dose del vaccino anti-COVID-19 in particolar modo per i pazienti interessati da alcune patologie, tra cui quelle onco-ematologiche (i tumori del sangue) e per i pazienti che hanno ricevuto trattamenti antitumorali con grande impatto sul sistema immunitario.

Nello studio sono state incluse 4 diverse tipologie di pazienti fragili, in modo da documentare come il livello di risposta immunologica, anticorpale e cellulare sia influenzato dal numero di dosi vaccinali, dal tipo di patologia e dal trattamento farmacologico. Dopo sole due dosi, il livello di risposta dei pazienti fragili è del 62%, una percentuale più bassa, in modo particolare, nei pazienti onco-ematologici e in quelli con patologie immuno-degenerative, e comunque inferiore a quanto osservato nella popolazione sana (100%).  La terza dose booster aumenta la risposta immunologica in tutti i gruppi di pazienti, ma purtroppo in modo minore in quelli con tumori ematologici.

“Per i pazienti fragili non responsivi, questa ricerca pone il problema di una quarta dose, da valutare in un contesto di ricerca rigorosa e in relazione al trattamento poiché alcune terapie interferiscono con una corretta immunizzazione. La quarta dose è una prassi già in uso per altri vaccini, per esempio per l’epatite B”, conclude il professor Alberto Mantovani, direttore scientifico di Humanitas.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici