«Anche i colleghi cinesi, organizzati in una società scientifica nazionale e con coinvolgimento scientifico anche in ambito internazionale (ISMST), hanno sviluppato un crescente interesse verso l’utilizzo delle onde d’urto in campo medico non urologico.
Ogni due anni presso il Beijing Jishuitan Hospital di Pechino viene organizzato un International Meeting e l’invito è pervenuto dal Presidente della Società Cinese di Onde d’Urto e dal Direttore del Beijing Jishuitan Hospital, proprio in occasione del JST Orthopaedic Forum 2014, che si svolgerà dal 25 al 27 aprile. L’ospedale sede organizzativa del congresso è uno dei più importanti della Cina, con 800 posti letto per pazienti ortopedici e ben 8 dipartimenti di ortopedia.
Invitata in qualità di attuale presidente ISMST, avrò la possibilità di illustrare non solo le nuove ricerche in corso e le diverse possibili applicazioni in campo clinico, ma anche le modalità con cui “operiamo” quotidianamente sui pazienti presso il Centro di Terapia Onde d’Urto in Humanitas, dove, grazie alle acquisizioni tecnologiche di più recente generazione, abbiamo la possibilità di trattare patologie di diversa natura in ambito ortopedico e fisiatrico, e non solo.
Le onde d’urto rappresentano infatti un trattamento efficace per la cura di molte patologie a carico dello scheletro (pseudoartrosi, ritardi di consolidazione e patologie vascolari dell’osso di diversa origine), così come dei cosiddetti “tessuti molli”. Nell’ambito dei tessuti molli, le patologie più rappresentate sono sicuramente quelle a carico dei tendini, con o senza calcificazioni.
Ma non è tutto: anche se ancora poco conosciuta rispetto alle applicazioni di cui sopra, la nuova frontiera delle onde d’urto è rappresentata dalla medicina rigenerativa, il cui ambito primario è la pelle, quindi: ulcere, piaghe, ferite di difficile guarigione, perdite di sostanza dopo traumi, fibrosi e cicatrici, anche quelle dolorose.
Si tratta di una metodica sicura, non invasiva, non dolorosa, ben tollerata (se correttamente eseguita con strumentazione idonea), e soprattutto prescrivibile in combinazione con altre terapie, anche di tipo riabilitativo e/o manuale, con indubbi vantaggi per il paziente».
In Humanitas disponiamo di due macchine per applicare onde d’urto (litrotritori), di cui una in grado di generare anche le “alte energie” per la cura delle patologie dell’osso, con metodica di puntamento radiografico ed ecografico, per centrare con precisione il bersaglio anatomico di trattamento; un’altra, invece, di più piccole dimensioni, che è dotata anche di un manipolo dedicato alla rigenerazione dei tessuti, con la possibilità di adattare i protocolli di terapia alle diverse esigenze cliniche.
La possibilità di condividere questa interessantissima esperienza con i colleghi cinesi e di confrontarsi su questi temi con i loro massimi esperti, rappresenta un’occasione importante di scambio scientifico e culturale, e segna anche un capitolo importante nella storia della nostra società scientifica nazionale (Società Italiana Terapia Onde D’urto): le onde d’urto, nate come terapia “di nicchia”, lentamente, a partire dalla seconda metà degli anni Novanta, hanno acquisito un ruolo sempre crescente di dignità terapeutica in tutto il mondo.
A ulteriore conferma della internazionalità di questa metodica, proprio in Humanitas si terrà, dal 26 al 28 Giugno prossimi, il 17° Congresso della Società Internazionale Onde d’Urto (ISMST).
Ospiteremo esperti provenienti da tutto il mondo, riuniti a confronto sulle applicazioni cliniche e sulla ricerca di base; particolare attenzione verrà riservata anche a coloro che si sono avvicinati da poco alla metodica. Il congresso sarà infatti preceduto, il giorno 25 giugno, nella stesse sede, da un Corso Base di Certificazione Internazionale all’uso delle Onde d’Urto, tenuto da Istruttori certificati ISMST, fra cui anche relatori italiani, con una parte teorica e anche una sessione pratica, in cui i partecipanti potranno vedere e provare “dal vivo” le diverse strumentazioni e le diverse modalità di applicazione.
Il tema dominante del congresso sarà proprio la rigenerazione dei tessuti, in quanto durante la terapia con onde d’urto, applicando una forma di energia meccanica (onde acustiche) si produce un effetto biologico, ai fini terapeutici (meccano-trasduzione).
Ciò è possibile perché, come ormai confermato da molte decine di lavori sperimentali e clinici, alla stimolazione con onde d’urto nei tessuti segue la produzione di fattori crescita, di nuovi piccoli vasi sanguigni e soprattutto, la proliferazione e differenziazione di cellule staminali.
Onde d’urto quindi non per spaccare, ma per rigenerare.
A cura di Valeria Leone
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