La gestione dei bambini in un Day Hospital chirurgico è diversa da quella degli adulti. Occorre infatti tener conto non solo degli aspetti psicologici tipici dell’età pediatrica. A questi si sommano le caratteristiche cliniche dei bambini, differenti da quelle degli adulti.
“Spesso, parlando coi genitori e coi miei colleghi medici, paragono la reattività dei bambini a quella di palline che rimbalzano velocemente: rapidamente si scompensano e altrettanto rapidamente recuperano – spiega la dott.ssa Roberta Monzani, responsabile del day-hospital chirurgico di Humanitas. E’ proprio per questa loro forte reattività che il nostro compito clinico è quello di mantenerli, durante un intervento, in perfetto equilibrio”.
Quali interventi vengono effettuati sui bambini in regime di Day Surgery?
“Tra gli interventi più frequenti ne cito alcuni: la “circoncisione per la fimosi”, l’ernia inguinale, interventi ortopedici come il piede piatto, o il piede varo o il piede equino, adenoidi, e le tonsille: queste ultime in realtà, per via dei rischi di sanguinamento maggiori rispetto agli altri interventi, prevedono una notte di ricovero (tecnicamente si dice “overnight”), con dimissione, in assenza di complicanze, la mattina successiva. L’”overnight” rientra nella categoria della Day Surgery perchè è comunque una One Day Surgery, cioè una prestazione che si sviluppa nell’arco di 24 ore”.
In cosa consiste la visita del pre-operatorio?
“La preparazione all’intervento è standardizzata e si utilizza per tutti i bambini. Abbiamo ridotto al minimo l’invasività pre-intervento per non spaventare i nostri piccoli pazienti. Pertanto, eseguiamo solo l’elettrocardiogramma e pochi indispensabili esami del sangue. Ovviamente questa routine non è sufficiente per bambini che presentano storie cliniche più problematiche.
Abbiamo anche messo a punto il protocollo ad hoc per il digiuno preoperatorio: un paziente pediatrico, infatti, tollera molto meno un periodo di digiuno rispetto all’adulto. E’ necessario istruire le mamme sulla gestione del figlio: è consentito, per esempio, dare ad un bambino che si sveglia la notte prima dell’intervento, una camomilla con molto zucchero od una tisana sino a 4 ore prima dell’orario previsto per l’intervento chirurgico.
Tranquillizziamo anche il bambino durante la visita in ambulatorio: uno dei metodi è quello di regalargli una pomatina anestetica che può applicare nel punto dove noi prevediamo di incannulare la vena il giorno dell’intervento. In questo modo anche questo stimolo doloroso viene evitato”.
E il giorno dell’intervento?
“Viene somministrata una preanestesia e, nel caso in cui si esegua una anestesia loco-regionale, viene eseguita una blanda sedazione; quasi sempre i bambini si tranquillizzano, alcuni si addormentano, magari abbracciati all’orsachiotto, alla bambolina o con il libro che gli è consentito portare con sé. Procediamo poi all’intervento chirurgico. E’ stato dimostrato che i bambini hanno la stessa percezione del dolore degli adulti: di conseguenza è importante riuscire a dominare l’aspetto doloroso dell’intervento e del decorso post-operatorio. Pertanto utilizziamo miscele di anestetici a diversa durata d’azione ed a concentrazione anestetica ed analgesica; l’anestetico ci serve per la durata dell’intervento, la coda analgesica per il decorso post operatorio. La miscela ci permette di evitare o ridurre la somministrazione di farmaci antidolorifici per bocca”.
Qual è il comportamento dei bimbi dopo l’operazione?
“La gestione di un bambino nel post operatorio è più delicata di quella di un adulto. Ai piccoli viene concesso, in via del tutto eccezionale, di avere un parente sempre vicino durante le ore di degenza, quasi sempre la mamma o il papà. Questa soluzione non è perfetta: anche le mamme, infatti, necessitano di un infermiere che le guidi, e questi devono comunque spendere molto, a volte troppo tempo, per assistere i bambini e i loro parenti.
La situazione si complica ulteriormente quando il parente che sta vicino al bambino, è agitato o ansioso; in questi casi il bambino percepisce lo stato di agitazione e diventa lui stesso difficilmente gestibile. Viceversa, ci siamo resi conto che di fronte ad una mamma tranquilla, quasi sempre c’è un bambino altrettanto tranquillo”.
Come passano la giornata in day-hospital?
“Durante le ore di degenza i bambini hanno a disposizione giochi, rigorosamente lavabili.
Ai bambini che vengono operati viene rilasciato il “diploma del coraggio” : rappresenta un leone buono ancora da colorare. Su questo foglio, è scritto: “Si consegna al bambino questo diploma, per il coraggio dimostrato oggi per l’intervento”. Viene segnato il nome del bambino, il tipo di intervento e questo diventa un piccolo trofeo che i bambini possono portare a casa”.
Quanti sono i bambini che vengono operati in day-surgery?
“Circa 25 bambini al mese con un’affluenza di 50 pazienti adulti al giorno”.
Gestite anche qualche capitolo pediatrico particolare?
“Ospitiamo nel nostro Day Hospital Chirurgico i bambini affetti da “paralisi cerebrale infantile”; gli interventi su questi piccoli pazienti vengono eseguiti dal dott. Portinaro, caposezione in Humanitas dell’Ortopedia e Traumatologia Pediatrica; si tratta di bimbi nati prematuri e/o con problemi al parto (prima del 7° mese di gravidanza), oppure, in minoranza, di bambini che hanno avuto una sofferenza cerebrale da ipossia perinatale (al momento della nascita).
Questi bambini sono caratterizzati da spasticità articolare più o meno grave a seconda del grado di prematurità del bambino e delle sue condizioni al momento della nascita. Sono costretti al passeggino o alla carrozzina, e hanno tipici atteggiamenti posturali contorti, le braccia piegate, flesse, e la testa che ciondola. Questi bambini sentono lo stimolo doloroso dovuto alla spasticità e alla continua contrazione muscolare. Interveniamo per alleviare loro il dolore e per migliorare la situazione muscolare e articolare attraverso una serie di piccoli interventi eseguiti ad intervalli di tempo controllati; in genere i primi consistono nella iniezione della tossina botulinica: si tratta di una pratica relativamente nuova che ha effetti di sollievo sul dolore e riduzione del grado di spasticità. Successivamente, gli stessi bambini vengono sottoposti a interventi sui muscoli o sui tendini, che permettono di agevolare e favorire la distensione degli arti . Questi interventi vengono ripetuti più volte nell’arco della età pediatrica, e, vista la loro frequenza, è necessario mantenere un basso impatto sia chirurgico che anestesiologico.
Gli stessi bambini infine, sono destinati ad interventi di correzione ossea, che non sono più eseguiti in Day Surgery in quanto necessitano di più giorni di ricovero post-operatorio e di un diverso tipo di assistenza”.
A breve un congresso
“Concludo dicendo che nei giorni 14 e 15 marzo di quest’anno si terrà presso il nostro Istituto un congresso Nazionale sulla Day Surgery, sottoforma di workshop multidisciplinare, per la divulgazione del nostro modello organizzativo. Questo congresso vuole essere un momento di incontro e di scambio di esperienze tra medici, infermieri professionali e personale amministrativo. Annuncio questo congresso perché è mio forte desiderio confrontare la nostra esperienza di unità operativa autonoma con quella di altre realtà”.
A cura di Federica Rosazza
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