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COVID-19: perché il vaccino fa paura?

La pandemia COVID-19 ha generato stati di ansia e turbamento in ampie fasce della popolazione, paura che si riflette anche nel discorso, pubblico e privato, sulla campagna vaccinale in corso.

In un momento simile dovrebbe emergere una sensazione di fiducia nei confronti di chi ‘ne sa di più di noi’, dunque gli scienziati, i medici e i ricercatori, ma sembra che a prendere il sopravvento, in questi ultimi mesi, sia stata la diffidenza. 

Perché, invece di essere più uniti di fronte alla malattia, siamo guidati da simili sentimenti negativi? Ne parliamo con il dottor Michele Cucchi, psichiatra e psicoterapeuta e Direttore delle Aree Mediche di Humanitas Medical Care.

I pericoli della disinformazione

“In questo momento di tensione e incertezza sono entrati in gioco diversi fattori, alcuni contingenti e altri strutturali, dunque legati a come siamo fatti in quanto esseri umani. Per quanto riguarda i fattori che chiamiamo ‘contingenti’, dall’inizio della pandemia ci siamo abituati a un bombardamento mediatico di realtà di volta in volta presentate come ‘assolute’, ‘scientifiche’ e che, nonostante siano espresse da professionisti autorevoli, spesso si contraddicono. Questo stile comunicativo contribuisce a creare diffidenza”, spiega il dottor Cucchi.

“Oltre al virus sanitario, SARS-CoV-2, potremmo dire che siamo stati infettati da un altro virus, quello di mis-informazione e disinformazione, legato alle modalità con cui oggi si diffondono le notizie e ai canali attraverso cui le fruiamo. In particolare, i social media hanno democratizzato la possibilità di dire la propria opinione, ponendo tutti i giudizi sullo stesso piano, e contribuiscono a una diffusione molto veloce delle fake news”. 

“Per quanto riguarda, invece, i fattori strutturali, ci troviamo in un momento di cambiamento, di crisi e di instabilità, tutti aspetti che attivano il nostro sistema emotivo, che è portato all’allerta, all’allarme, alla percezione della minaccia. Da questo punto di vista, dunque, le persone sono più portate a cogliere le informazioni che riguardano pericoli e minacce, rispetto a quelle rassicuranti. Un mix di fattori che ha come risultato una crescente diffidenza”, continua lo specialista. 

Perché abbiamo paura dei vaccini?

I vaccini sono una delle conquiste più importanti della medicina e uno strumento fondamentale di tutela della salute pubblica. Come mai, nonostante le evidenze scientifiche, i vaccini continuano ad avere detrattori e molte persone ne hanno paura?

“L’Organizzazione Mondiale della Salute (World Health Organization) è consapevole che si tratta di un tema che non riguarda solamente COVID-19, ma le vaccinazioni in generale. Infatti, tra le 10 principali minacce alla salute pubblica, figura proprio la diffidenza nei confronti delle vaccinazioni e, secondo alcuni recenti sondaggi effettuati in paesi europei, a dichiararsi diffidente è ben il 25% del campione preso in considerazione”.

“In questa esitazione nell’approcciarsi ai vaccini ci sono vari fattori determinanti. Uno è sicuramente rappresentato dalla paura di eventi avversi, per quanto siano molto rari. La reazione di fronte a un rischio dovrebbe essere il risultato di un calcolo razionale tra la possibilità che una cosa avvenga e la gravità di quell’avvenimento, ma questo calcolo non avviene sempre su base razionale, come ci insegna la diffusione preponderante della paura di volare rispetto alla paura di viaggiare in auto. Questo perché la sensazione di paura dipende molto dalla percezione di avere o meno controllo su una determinata cosa: sottoporsi a un vaccino, proprio come salire su un aereo, espone alla percezione di non avere il controllo su quello che succede”, approfondisce il dottor Cucchi. 

“Può capitare addirittura che a esprimere incertezza sulle vaccinazioni sia una persona che lavora con la sanità, a dimostrazione che questo tipo di paura nasce davvero da una parte irrazionale ed emotiva dell’essere umano. I dati che abbiamo a disposizione evidenziano da questo punto di vista una maggiore presenza di fattori emotivi che socio culturali, per questo ne sono soggette anche persone che lavorano nella sanità.

E poi bisogna considerare anche altri fattori che concorrono a questa preoccupazione: la paura delle vaccinazioni, infatti è anche correlata alla fiducia o alla sfiducia nelle Istituzioni”.

Un dialogo con chi ha paura del vaccino

In questi mesi abbiamo assistito a fenomeni sgradevoli, come gli attacchi sui social network a persone che si sono vaccinate contro COVID-19 o che difendono l’efficacia del vaccino. Qual è il modo migliore di rispondere all’incertezza e alla paura delle persone?

“Si tratta di una questione che va pensata sia a livello istituzionale sia privato. Il problema, infatti, si pone su un piano emotivo ed è lì, dunque, che va giocata la partita. Paradossalmente è necessario toccare la ‘pancia’ delle persone per smuovere la loro razionalità: non basta l’evidenza scientifica, bisogna costruire un dialogo per fare in modo che quella di fidarsi del vaccino sia una decisione autonoma delle persone”, approfondisce lo specialista.

“Questo significa non limitarsi a elencare dati e temi tecnici, ma lavorare sulla fiducia. Un elemento fondamentale che si correla alla confidenza con il tema della vaccinazione, sotto questo aspetto, è la fiducia nei professionisti sanitari. Non bisogna porsi come ‘maestri’ che fanno delle ‘lezioni’ sui vaccini, ma portare a supporto di ciò di cui si sta parlando dati e fonti, in modo che la percezione di chi ci ascolta non sia quella di trovarsi di fronte a risultati che non può valutare, ma che abbia a disposizioni fonti a cui può attingere per chiari le idee. È molto importante provare a dare degli strumenti per il pensiero critico alle persone che hanno ancora dei dubbi sui vaccini”, conclude il dottor Cucchi.

“Arrivano i nostri”: il primo podcast di Humanitas dedicato alla vaccinazione anti COVID-19

Humanitas ha realizzato “Arrivano i nostri”, una serie di podcast dedicati ai pazienti per prepararli alla campagna di vaccinazione nazionale anti COVID-19 rispondendo ai dubbi e alle paure grazie alla voce di medici e ricercatori.

Ascolta l’episodio con il dottor Michele Cucchi:

Ascolta “Paura del vaccino anti-covid: da dove nasce il pregiudizio e la diffidenza” su Spreaker.

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