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Allergia primaverile, i consigli per affrontarla

L’arrivo della primavera porta con sé la possibilità di trascorrere più tempo all’aria aperta, un vero beneficio per la salute e il benessere. Questa stagione però rappresenta un momento di fatica e sofferenza per i pazienti allergici ai pollini delle diverse piante, che si avvicendano nella fioritura mese dopo mese.

Da un’indagine condotta lo scorso febbraio da Assosalute (Associazione nazionale farmaci di automedicazione) su un migliaio di cittadini è emerso che circa il 40% del campione soffre di qualche forma allergica e il 19,5% ne risente in primavera, con un aumento rispetto al dato del 2014 (16,7%).

Allergie in aumento

“L’incidenza di allergie respiratorie è in costante aumento ed è correlata non solo a fattori genetici, ma anche a stile di vita e a fattori ambientali; in linea di massima la percentuale di persone che soffrono di allergie si attesta intorno al 40% della popolazione generale, confermando il risultato della recente indagine di Assosalute.

Il calcolo di prevalenza riferisce un 30% circa di adolescenti con rinite, con trend in crescita, si è calcolato che questa stessa popolazione potrebbe arrivare al 50% nel 2020”, spiega il professor Giorgio Walter Canonica, Responsabile Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia in Humanitas e Presidente SIAAC, Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica.

I sintomi e le conseguenze

Starnuti, prurito agli occhi, lacrimazione e naso chiuso sono i sintomi più comuni nei pazienti allergici; la loro presenza si ripercuote sulla qualità del sonno notturno, sulla concentrazione, sul benessere generale e sulle abitudini quotidiane, investendo anche le relazioni familiari.

Difficoltà del sonno e conseguente irascibilità sono tra gli effetti più fastidiosi per chi soffre di allergie primaverili. Questo condizionamento negativo nel riposo notturno limita il rendimento del soggetto allergico e riduce drasticamente la produttività lavorativa per gli adulti e dello studio nei giovani o bambini. Questa è la conseguenza più impattante anche a livello di costi sociali che la rinite allergica si porta dietro”, commenta il prof Canonica.

I consigli contro le allergie primaverili

Oltre a consultare i calendari pollinici per conoscere i periodi di fioritura, è consigliabile cercare di non uscire nelle ore di maggior concentrazione pollinica (quelle più calde) o in giornate molto calde e ventose. Attenzione anche alle fasi iniziali di un temporale perché la pioggia facilita la liberazione di allergeni dai pollini.

È bene poi cercare di respirare con il naso piuttosto che con la bocca, permettendo all’organismo – tramite il naso – di depurare l’aria di alcune particelle. In auto tenere i finestrini chiusi e usare il climatizzatore, che dovrebbe essere dotato di filtro antipolline. In bicicletta o in motorino indossare mascherina e occhiali da sole.

Può essere inoltre di aiuto fare la doccia ogni giorno, lavare le cavità nasali (che come un filtro trattengono i pollini) e detergere palpebre, ciglia e sopracciglia.

In casa poi è consigliabile tenere le finestre chiuse il più possibile durante la giornata, ricambiando l’aria al mattino presto o alla sera tardi, quando la concentrazione pollinica è più bassa.

 

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