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550 km in bici per sostenere la ricerca sui tumori al pancreas: Humanitas presente alla tappa milanese di #IoVadoAlMassimoBike

È partita la tappa milanese di #IoVadoAlMassimoBike, il progetto di sensibilizzazione sui tumori al pancreas promosso da Massimo Canonica, paziente oncologico dal 2017, e Fondazione Nadia Valsecchi Onlus. L’evento consiste in un percorso in bicicletta che, in 6 tappe, attraversa tutto il Nord Italia, da Torino a Venezia.

Presente sulla linea di partenza anche l’Humanitas Cycling Team composto dal prof. Alessandro Zerbi, Responsabile dell’Unità di Chirurgia pancreatica e docente di Humanitas University, dal dott. Matteo Cimino, Chirurgo Epatobiliare, dal prof. Paolo Andrea Zucali, Responsabile della Sezione di Farmacologia clinica e Referente di Oncologia medica ed Ematologia.

All’impresa in bicicletta si affiancano momenti di incontro e scambio con medici e ricercatori per informare pazienti e famigliari sui vari aspetti di queste patologie. All’inaugurazione della tappa milanese presente anche la dott.ssa Silvia Carrara, Responsabile del Programma di Ecoendoscopia di Humanitas e team leader della Task Force pazienti AISP (Associazione italiana studio pancreas).

Obiettivo dell’iniziativa è promuovere una maggiore consapevolezza su fattori di rischio, prevenzione e terapie dei tumori al pancreas e raccogliere fondi a sostegno della ricerca.

In occasione dell’evento #IoVadoAlMassimoBike, Fondazione Valsecchi, in collaborazione con Associazione Oltre la Ricerca, ha, infatti, lanciato una raccolta fondi volta a finanziare un importante studio che mira ad identificare i soggetti geneticamente più esposti al rischio di sviluppare un tumore al pancreas. La prevenzione e la diagnosi precoce sono ad oggi le principali armi a nostra disposizione nella battaglia contro queste patologie altamente complesse.

Per ottenere maggiori informazioni e sostenere il progetto, clicca qui.

Tumore al pancreas: l’impegno di Humanitas

In Italia, ogni anno, sono 14.000 le diagnosi di tumore al pancreas, la cui incidenza è in costante aumento.

Questo tipo di tumore può presentarsi in diverse forme: dal carcinoma, che ad oggi ha un tasso di mortalità molto elevato, al tumore endocrino, fino a quelli cistici. I sintomi che li caratterizzano sono comuni a diverse altre patologie, il che spesso favorisce diagnosi tardive. Si tratta, infatti, di una patologia subdola che si manifesta con nausea, dolori alla zona addominale, dolore alla schiena, diarrea, perdita di peso, insorgenza di diabete, ittero.

Gestire questa malattia in modo efficace significa necessariamente adottare un approccio diagnostico-terapeutico multidisciplinare, integrato e personalizzato. Le casistiche medico-scientifiche testimoniano che essere seguiti in un Centro specializzato può fare la differenza e garantire al paziente una prognosi più favorevole: Humanitas si posiziona come uno dei centri di riferimento in Italia per la diagnosi e la cura del tumore del pancreas, anche grazie all’alto numero di pazienti presi in cura, che si traduce in maggiore esperienza e competenza.

In Humanitas, inoltre, sono attivi numerosi progetti di ricerca in quest’ambito che vanno dallo studio della biologia molecolare dei diversi sottotipi di carcinoma pancreatico, alla sperimentazione di trattamenti diversificati, fino alle applicazioni dell’Intelligenza Artificiale nella diagnosi e nel trattamento di questi tumori.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici