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“Rx Torace? No grazie”: dopo il Lean Health Award, due pubblicazioni per il progetto Humanitas

Il progetto Rx torace? No, graziesarà al centro di due pubblicazioni nel corso di questanno.
Le due infermiere in Humanitas Serena Pagani Catalina Valencia hanno lavorato ad una particolare tecnica, già applicata e in uso dal 2015, che ha l’obiettivo di creare un percorso sicuro e privo di attese per i pazienti che devono posizionare un catetere venoso centrale ad accesso periferico (noto anche come PICC- Peripherally Inserted Central Catheter) per iniziare tempestivamente la somministrazione di farmaci.

Il progetto è stato realizzato seguendo la metodologia Lean, applicata in Humanitas dal 2012, che ha l’obiettivo di ‘snellire’ l’organizzazione delle strutture e dei servizi, attraverso analisi innovative dei processi, dando valore aggiunto ai servizi offerti ai pazienti.

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Le pubblicazioni

Dopo aver vinto il premio durante la competizione nazionale Lean Health Award 2018, a Firenze nellambito del Forum Sistema Salute, come miglior progetto Lean nella categoria Healthcare, il progetto RX torace? No grazie, è stato pubblicato sulla rivista manageriale Harvard Business Review e diventerà anche il primo capitolo del libro “Strategia Lean. Casi ed esperienze nel settore healthcare e lifescience.

Uno studio applicato su oltre 1000 pazienti: i benefici

Prima del progetto lean, “i pazienti dovevano attendere circa 3 ore per il controllo radiografico dopo l’impianto del catetere PICC. Le linee guida ci hanno suggeritol’elettrocardiogramma intracavitario come metodo alternativo di controllo dell’inserimento della punta del catetere, eseguito contestualmente alla manovra di posizionamento ed in sostituzione della lastra del torace”, ha spiegato Catalina Valencia, infermiera esperta di accessi venosi.

Lo studio pilota applicato su 1200 pazienti ha confermato la validità clinica di questo metodo e la miglior qualità per il paziente, che può iniziare immediatamente le cure farmacologiche, con un abbattimento dei tempi di attesa, dovuti al controllo radiografico, del 73%.

Il progetto realizzato col supporto di Giulia Goretti, responsabile della revisione dei processi e del Lean, è oggi utilizzato su tutti i pazienti che posizionano un PICC e le risorse umane e materiali liberate con gli abbattimenti degli sprechi sono state destinate alle cure di altri pazienti.

“Dopo tanti anni di concorso Lean interno a Humanitas – ha commentato Giulia Goretti – per la prima volta ci siamo candidati a una competizione nazionale e la vittoria ci ha reso orgogliose del lavoro fatto insieme. Un ringraziamento speciale a Serena Pagani e Catalina Valencia, che lavorando ogni giorno coi pazienti hanno reso possibile realizzare i risultati presentati, e alla dott.sa Tiziana Fusco che, supportata dalla dott.sa Maria Martucci, ha presentato la proposta di estensione del progetto sui CVC”.

”Scrivere un capitolo del libro è stato molto impegnativo – ha poi aggiunto Serena Pagani, coordinatrice infermieristica : la scrittura richiede un tempo dedicato ed un’attenzione molto precisa ai dettagli. Ciò che scriviamo deve essere comprensibile a tutto il pubblico, non solo sanitario e deve trasmettere in poche righe tutto l’impegno e l’importanza del lavoro svolto. Lo spirito di squadra tra me e Giulia è stato fondamentale per il raggiungimento dell’obiettivo e il risultato finale ha riempito entrambe di orgoglio”.  

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici