COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Disturbi digestivi, ecco i sintomi con cui si manifestano

Ogni anno nel nostro Paese i disturbi digestivi colpiscono il 25% degli adulti: gastrite, dispepsia e reflusso gastroesofageo sono i più comuni. Come distinguerli e come riconoscere i sintomi che li caratterizzano? Rispondono gli specialisti di Humanitas.

La gastrite è l’infiammazione delle pareti interne dello stomaco e compare per un’eccessiva secrezione di acido cloridrico, un acido digestivo, il cui aumento può essere legato a una scorretta alimentazione, all’assunzione di farmaci antinfiammatori, all’abuso di alcol o allo stress; fattori che aumentano la produzione di cortisolo, l’ormone che rallenta i fisiologici movimenti intestinali.

La gastrite si caratterizza per i seguenti sintomi: bruciore all’altezza della bocca dello stomaco o dolore al centro del petto che può associarsi a gonfiore, nausea e calo dell’appetito.

Come si cura la gastrite?

In presenza di questi sintomi è bene rivolgersi al medico, che suggerirà il rimedio più appropriato.

Possono essere di aiuto gli antiacidi, farmaci da banco che contengono citrato di sodio e vanno assunti circa due ore dopo il pasto, oppure gli inibitori della pompa protonica, capaci di controllare l’acido gastrico in eccesso. È importante poi provare a rilassarsi e a contrastare lo stress, magari praticando attività come lo yoga.

E se ci fosse l’Helicobacter pylori?

La gastrite potrebbe essere dovuta a un’infezione da Helicobacter pylori: un germe che si insedia tra le mucose dello stomaco. Per verificarne la presenza, occorre eseguire l’urea breath test, un test diagnostico che prevede la raccolta di campioni di aria espirata, a seguito della somministrazione di una soluzione contenente urea marcata con un isotopo del carbonio. Nello stomaco, in presenza di Helicobacter pylori, l’urea marcata viene scissa in ammoniaca e anidride carbonica; se questa si ritrova nell’espirato il battere è presente nell’organismo. In questi casi la cura è antibiotica, in associazione all’assunzione degli inibitori della pompa protonica.

La dispepsia o cattiva digestione

La dispepsia (o cattiva digestione) può essere dovuta allo stress, a una scorretta alimentazione o all’abitudine a mangiare di fretta. Questi fenomeni infatti sovraccaricano lo stomaco, che tarda a svuotarsi con conseguenti pesantezza e tensione.

I sintomi tipici sono infatti senso di gonfiore e pesantezza allo stomaco dopo i pasti, talvolta associati a sonnolenza e a difficoltà a concentrarsi. Chi ne soffre può anche essere portato a eruttare continuamente e avere l’alito pesante. È consigliabile dunque mangiare con calma, masticando bene ogni boccone, evitando di parlare in continuazione durante il pasto. Possono poi essere indicati procinetici, farmaci capaci di accelerare e modulare la peristalsi (ovvero i movimenti fisiologici dell’intestino), ripristinando così i corretti tempi di svuotamento gastrico. Anche in questo caso è bene rivolgersi al medico.

Il reflusso gastroesofageo

Si parla di reflusso gastroesofageo infine in presenza di un bruciore di stomaco che compare sia dopo i pasti (con rigurgiti acidi e battiti cardiaci anomali), sia durante la notte. I pazienti riferiscono spesso anche tosse secca e stizzosa (soprattutto al risveglio), che può essere associata a raucedine, a un dolore all’altezza della bocca dello stomaco, oppure alla sensazione di corpo estraneo in gola.

Il reflusso è dovuto alla incompleta chiusura del cardias, una valvola che di solito tiene lo stomaco serrato durante la digestione. Il cibo ingerito quindi si mescola agli acidi e risale, con irritazione e infiammazione delle pareti dell’esofago e causando così la tosse. Lo stomaco inoltre rimane più disteso e interferisce con il lavoro del cuore, favorendo la presenza di battiti cardiaci anomali.

In caso di reflusso occorre evitare di sdraiarsi dopo mangiato, non indossare abiti o cinture troppo stretti e limitare gli sforzi fisici. È consigliabile una breve passeggiata ed è bene andare a letto almeno due ore dopo aver cenato.  La cura farmacologica si avvale di farmaci antireflusso, che creano una sorta di pellicola che protegge le pareti dell’esofago, e di inibitori della pompa protonica, che contribuiscono a bloccare la secrezione gastrica acida.

Visite ed esami

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici