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Sindrome orale allergica


Che cos’è la sindrome orale allergica?

La sindrome orale allergica è una comune allergia alimentare, che si sviluppa a partire dall’età prescolare e aumenta nel tempo, spesso continuando anche in età adulta. La sindrome orale allergica interessa il 2-3% della popolazione generale, ma i dati potrebbero essere sottostimati perché molti pazienti non riferiscono la sintomatologia al medico di medicina generale.

Comporta una reazione allergica agli alimenti, in particolare se l’allergene si trova sia nelle piante, sia in verdura e frutta. Chi è sensibile a un polline specifico avverte infatti manifestazioni allergiche del cavo orale in caso consumi determinati cibi (per esempio pere, mele, pesche, frutta a guscio, kiwi). In questo caso si parla di allergia crociata.

Le allergie crociate più comuni sono:

  • tra pollini e alimenti: chi è allergico al polline di graminacee può avere reazioni allergiche a cereali (per esempio riso e grano) e frutta esotica (per esempio kiwi) e chi è allergico a polline di betulla può avere reazioni allergiche a verdura (come carote e sedano) e frutta (come mele e pere).
  • tra acari e crostacei: chi è allergico agli acari può sviluppare reazioni allergiche ai crostacei.
  • tra frutta secca e semi: chi è allergico alle noci può sviluppare reazioni allergiche ai semi di sesamo, di zucca e di girasole. 

Quali sono le cause della sindrome orale allergica?

Tra i principali fattori di rischio per lo sviluppo di allergie alimentari riconosciamo il polline. Il polline, infatti, condivide alcune proteine in comune con alimenti come frutta e verdura. Si tratta delle proteine del genere PR10, che concorrono alla difesa delle piante da insetti, condizioni ambientali sfavorevoli e infezioni. 

In particolare, i pazienti che in età pediatrica sono stati interessati da allergie respiratorie (per esempio betulla, pollini o graminacee) sono più a rischio di sviluppare in seguito allergie alimentari. 

Quali sono i sintomi della sindrome orale allergica?

La sindrome orale allergica è riconoscibile da sintomi allergici della cavità orale che comprendono edema (gonfiore) e prurito a lingua, labbra e gola.

Le manifestazioni della sindrome orale allergica si manifestano di solito a pochi minuti dall’ingestione dell’alimento a cui il paziente è sensibile, a causa dell’interazione tra le proteine che contengono e il sistema immunitario del paziente. I pazienti con allergie alimentari, infatti, sviluppano le Immunoglobuline E (IgE), ossia degli anticorpi specifici. Non sempre i pazienti che esprimono IgE per un determinato alimento manifestano sintomi dopo l’ingestione: in questo caso, se ben tollerato, è importante continuare a consumare quel determinato alimento per mantenere la tolleranza ed evitare che si sviluppino allergie. 

I pazienti interessati da sindrome orale allergica sviluppano sintomi più severi sia in presenza di asma bronchiale, sia di oculorinite.

Sindrome orale allergica: come si fa la diagnosi?

La sindrome orale allergica si diagnostica tramite esami ematochimici (ricerca delle IgE specifiche) e il prick test, ossia il test cutaneo. Tra i test ematochimici lo specialista valuterà quale, tra quelli disponibili, prescrivere. Sono infatti esami che esplorano i profili molecolari e proteici delle allergie, permettendo di valutare la presenza di fattori cross-reattività: il test Isac valuta la presenza di 112 allergeni e il test Alex ne valuta 282. 

Come trattare la sindrome orale allergica?

In base alla severità delle manifestazioni sintomatologiche e alla frequenza con cui le reazioni avvengono possono essere intraprese diverse strade di trattamento:

  • evitare gli alimenti a cui il paziente è sensibile o consumarli secondo modalità idonee alla tolleranza del paziente;
  • assumere antistaminici per contenere i sintomi;
  • sottoporsi al vaccino per le allergie, ossia l’immunoterapia specifica per allergene, una terapia per vari allergeni inalanti che si assume in gocce o compresse anche per diversi anni e che porta a una significativa riduzione di severità e frequenza delle reazioni allergiche. L’immunoterapia specifica per allergene può portare a sviluppare la tolleranza del sistema immunitario del paziente agli allergeni responsabili dei sintomi.
Visita allergologica

La visita allergologica è volta a escludere o effettuare la diagnosi di un’allergia, a partire dai sintomi riferiti dal paziente.