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Disturbo da gioco d’azzardo


Che cos’è il disturbo da gioco d’azzardo?

Il gioco d’azzardo, o gioco d’alea, è un’attività in cui il giocatore non ha alcuna possibilità di influire sul risultato. La vincita non è pertanto legata a una sua particolare abilità, ma è puramente casuale. Solitamente la posta in gioco è una somma di denaro.

Il gioco può avere una funzione sociale o di svago, ma quando la frequenza delle giocate aumenta progressivamente e il desiderio di giocare diventa incontrollabile, il rischio è quello di trovarsi di fronte a un vero e proprio problema di dipendenza. Non si tratta quindi di un “vizio”, ma di una patologia da non sottovalutare: il disturbo da gioco d’azzardo.

Quali sono le cause del disturbo del gioco d’azzardo?

Nel Manuale Diagnostico Statistico dei Disturbi Mentali 5 (DSM5), il disturbo da gioco d’azzardo viene definito una dipendenza “senza sostanze”. Tuttavia, è ancora in corso un dibattito in merito: il gioco d’azzardo patologico è una dipendenza senza abuso di sostanze o un disturbo del controllo degli impulsi?

Gli studi sui pazienti affetti da gioco d’azzardo patologico hanno osservato evidenze neurobiologiche e disturbi del comportamento che si associano a entrambe le ipotesi: l’ipotesi che la patogenesi del disturbo da gioco d’azzardo sia correlata a disturbi del controllo degli impulsi è sostenuta da studi in cui sono stati riscontrati cambiamenti nei livelli di serotonina sia nei giocatori patologici, sia nei pazienti con disturbi del controllo degli impulsi.

Correlazioni tra il gioco d’azzardo patologico e l’abuso di sostanze sono invece suggerite da somiglianze tra i due disordini, compresi sintomi di tolleranza, astinenza, desideri anticipatori e decorso cronico recidivante.

È possibile quindi che concorrano nella patogenesi del gioco d’azzardo patologico sia elementi del disturbo del controllo degli impulsi, sia elementi del disturbo da abuso di sostanze.

Recenti studi sul gioco d’azzardo patologico indicano che il disturbo potrebbe inserirsi nelle “dipendenze naturali”, come anche le dipendenze sessuali e da internet.

Anche la disregolazione del tono dopaminergico può essere implicata nello sviluppo del gioco d’azzardo patologico. Sono infatti stati riscontrati casi di pazienti interessati da malattia di Parkinson che hanno sviluppato un disturbo da gioco d’azzardo dopo l’inizio di una terapia dopaminergica. Il disturbo da gioco d’azzardo è stato anche riscontrato in pazienti con la sindrome delle gambe senza riposo (RLS), in terapia con agonisti dopaminergici.

Da alcuni studi risulta anche rilevante nell’eziologia del gioco d’azzardo patologico la predisposizione genetica, senza che siano state evidenziate differenze di genere tra uomini e donne.

Quali sono i sintomi del disturbo da gioco d’azzardo?

I campanelli d’allarme che segnalano la probabile presenza di un disturbo da gioco d’azzardo sono:

  • Sentire la necessità di giocare quantità di denaro sempre crescenti e di dedicare al gioco un tempo sempre maggiore;
  • Sentirsi irrequieti o irritabili quando si tenta di ridurre o di interrompere il gioco d’azzardo;
  • Aver tentato di ridurre/interrompere l’attività di gioco senza riuscirci;
  • Essere eccessivamente assorbiti dal gioco, togliendo tempo alle attività lavorative o di studio;
  • Sentire il bisogno di giocare d’azzardo quando ci si sente a disagio, giù di morale, arrabbiati o preoccupati;
  • Sentire la necessità di tornare a giocare dopo una perdita con lo scopo di recuperare il denaro perso e rimediare i fallimenti finanziari;
  • Mentire ai propri familiari e agli amici per nascondere il proprio coinvolgimento nel gioco d’azzardo;
  • Mettere a repentaglio una relazione o un’opportunità lavorativa a causa del gioco d’azzardo;
  • Chiedere denaro in prestito ad altri per recuperare le somme perse al gioco e per cercare di sistemare una situazione finanziaria disperata.

Diagnosi

Quando ci si accorge di avere un problema di gioco d’azzardo patologico o quando si ha il dubbio che un proprio familiare abbia una difficoltà di questo tipo, è necessario rivolgersi a un professionista della salute psichica per una diagnosi e un’indicazione alla cura.

Trattamento

La tipologia di trattamento verrà individuata sulla base delle caratteristiche personali e della tipologia di condotta di gioco. A seconda della diagnosi elaborata, lo specialista potrà proporre diversi tipi di percorso:

  • psico-educazione (individuale o familiare)
  • supporto psicologico
  • psicoterapia (individuale o familiare)
  • gruppi di auto-aiuto
  • trattamento farmacologico.

Gli obiettivi da perseguire prevedono il recupero del benessere psicologico, la costruzione di un rapporto sano con il denaro, l’astensione dal gioco e la prevenzione delle ricadute. La possibilità di coinvolgere un familiare risulta spesso di grande aiuto e utilità per la buona riuscita del percorso di cura.