Scheda informativa per i pazienti sottoposti ad intervento cardiochirurgico con l’utilizzo di dispositivi di circolazione extra-corporea
Gentile Signore/a,
Le scriviamo in quanto Lei negli ultimi dieci anni è stato/a sottoposto/a ad un intervento cardiochirurgico con l’utilizzo di un dispositivo medico per raffreddare e poi riscaldare il sangue in circolazione extracorporea.
Questi interventi vengono effettuati da anni con grandi margini di sicurezza e permettono di contenere molto le complicanze, in particolare quelle infettive. Tuttavia, non è possibile eliminare completamente il rischio di infezioni, e alcune di esse possono manifestarsi anche dopo anni dall’intervento.
Oltre ai rischi noti (es. endocardite infettiva in pazienti operati), recentemente ne è stato individuato uno nuovo: un agente patogeno (il Mycobacterium chimaera) che può causare infezione in pazienti sottoposti a intervento a torace aperto, anche diversi anni dopo.
Si tratta di una condizione molto rara e trattabile, in cui è importante che la diagnosi sia tempestiva.
È, quindi, essenziale che Lei sia informato/a dei possibili rischi e dei comportamenti da adottare.
L’infezione da Mycobacterium chimaera
Quali sono le caratteristiche dell’infezione?
- Si manifesta in pazienti sottoposti ad interventi chirurgici a torace aperto, anche molto tempo dopo l’intervento.
- Sono maggiormente a rischio i pazienti che sono stati sottoposti a sostituzione di valvola cardiaca o di protesi vascolare.
- Si tratta di un’infezione rara: ad oggi, è stato individuato circa un centinaio di casi in tutto il mondo, pochissimi in Italia. Si stima che possa insorgere in 1 paziente ogni 5.000 sottoposti ad interventi a torace aperto.
- La malattia non si trasmette da persona a persona.
- I sintomi sono aspecifici e comuni a molte altre infezioni: febbre persistente in assenza di altra causa, pari almeno a 38°C; perdita di peso inspiegabile; tosse o sensazione di respiro corto che si aggrava nel tempo, non spiegate da altre malattie; sudorazione nel sonno (o risveglio con lenzuola umide); dolori alle articolazioni o ai muscoli; nausea o vomito; stanchezza anche a riposo; infiammazione della ferita chirurgica con dolore, arrossamento, calore o presenza di pus in corrispondenza della ferita stessa. Si possono presentare uno o più sintomi, in diversa combinazione tra loro.
Alcuni di questi sono sintomi molto comuni (ad esempio febbre, stanchezza, dolori articolari/muscolari, ecc.) e possono dipendere da altre cause NON legate a infezione da M. chimaera.
- La terapia consiste nella somministrazione di antibiotici per lunghi periodi di tempo.
- Non è possibile diagnosticare l’infezione prima della comparsa dei sintomi.
Quali comportamenti adottare se si è stati sottoposti ad un intervento chirurgico a torace aperto?
- È bene informare il proprio medico curante di essere stato operato al cuore.
- Se non ha sintomi, non è necessario eseguire alcuna visita o accertamento.
- Se insorgono sintomi, è importante ricordare al medico cui si rivolge di essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico a torace aperto.
- Se i sintomi si prolungano nel tempo è importate rivolgersi al medico curante, che valuterà se richiedere accertamenti e una consulenza di un infettivologo.
Per precauzione, Le consigliamo, inoltre, di segnalare sempre ai medici, in occasione di qualsiasi visita medica, accertamento diagnostico o ricovero, di essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico con utilizzo di un dispositivo medico per raffreddare e riscaldare il sangue in circolazione extracorporea.
Per qualsiasi dubbio o chiarimento ulteriore può rivolgersi al suo medico di medicina generale.
La ringraziamo per l’attenzione,
Istituto Clinico Humanitas