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Aneurismectomia dei vasi intracranici


L’aneurismectomia dei vasi intracranici è un intervento neurochirurgico che consiste nella rimozione chirurgica di un aneurisma che si forma in una delle arterie o arteriole presenti nel cranio.

 

Che cos’è l’aneurismectomia dei vasi intracranici?

L’aneurismectomia dei vasi intracranici è un intervento neurochirurgico che consiste nella rimozione chirurgica di un aneurisma che si forma in una delle arterie o arteriole presenti nel cranio (l’aneurisma è una dilatazione localizzata di un’arteria o arteriola che si sviluppa per effetto della pressione del sangue in corrispondenza di una zona di minore resistenza della parete del vaso). Solitamente gli aneurismi intracranici interessano le arterie cerebrali del circolo di Willis, generalmente ai loro punti di biforcazione, e la loro rottura causa emorragia subaracnoidea.

 

Come si svolge l’intervento di aneurismectomia dei vasi intracranici?

L’intervento di aneurismectomia dei vasi intracranici consiste nella chiusura dell’aneurisma con una o più clip in titanio. L’operazione chirurgica si esegue in anestesia generale. All’aneurisma il chirurgo riesce ad accedere mediante un’incisione cutanea a livello della regione fronto-temporale e mediante la creazione di uno sportello osseo.
L’intervento può essere eseguito anche mediante trattamento endovascolare: questo tipo di approccio prevede il rilascio da parte di un microcatetere all’interno dell’aneurisma di sottili filamenti metallici che hanno il compito di rallentare il flusso di sangue all’interno della sacca aneurismatica e quindi, la trombosi.
Il trattamento endovascolare va diffondendosi sempre di più perché meglio accettato dai pazienti in quanto ritenuto minimamente invasivo. Anche questo tipo di intervento, però, al pari dell’approccio chirurgico, non è esente da complicanze che possono rivelarsi anche molto gravi.

 

Chi può sottoporsi ad aneurismectomia dei vasi intracranici?

Tutti i soggetti per i quali si ritiene indispensabile questo tipo di approccio devono sottoporsi a aneurismectomia dei vasi intracranici. Particolare attenzione si deve prestare ai pazienti fumatori e ipertesi: i soggetti ipertesi e fumatori sono infatti esposti a un rischio di rottura dell’aneurisma intracranico 15 volte maggiore rispetto ai normotesi non fumatori. In particolare a favorire la rottura degli aneurismi intracranici sembrano essere soprattutto gli aumenti di pressione improvvisi (come quelli che si verificano durante gli sforzi fisici intensi).

 

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’aneurismectomia dei vasi intracranici?

Poiché spesso si tratta di un intervento chirurgico salvavita, i “pro” associati a questo trattamento superano di gran lunga i “contro”. Questo tipo di intervento chirurgico, estremamente delicato, permette di trattare una condizione patologica, ovvero la presenza di un aneurisma, che non potrebbe essere trattata altrimenti: quando l’intervento è ritenuto necessario, dunque, i “pro” del trattamento sono sempre maggiori dei “contro”.

 

L’aneurismectomia dei vasi intracranici è un intervento doloroso e/o pericoloso?

Come tutti gli interventi chirurgici che interessano il cervello, l’intervento di aneurismectomia dei vasi intracranici comporta un decorso post operatorio importante che necessita di costante controllo medico e non è esente da complicazioni, alcune delle quali possono risultare anche gravi (rottura dell’aneurisma con conseguente emorragia, formazione di un nuovo aneurisma).

 

Follow up

In seguito alla sottoposizione all’aneurismectomia dei vasi intracranici è necessario che il paziente venga tenuto sotto controllo medico per valutarne lo stato di salute nel periodo post-operatorio. Poiché l’aneurismectomia dei vasi intracranici è una procedura estremamente delicata è opportuno rimanere a riposo per qualche giorno dopo l’intervento anche per il recupero dall’anestesia. In seguito all’intervento il paziente viene sottoposto a periodici controlli (valutazione specialistica neurochirurgica ed esami diagnostici angiografici mirati) per valutare che il quadro clinico e il decorso operatorio siano regolari.

 

Norme di preparazione

È necessario seguire le norme di preparazione richieste per gli interventi chirurgici in anestesia generale o locale. Nel caso in cui l’intervento venga eseguito in anestesia totale è importante che il paziente sia a digiuno dalla mezzanotte precedente. Al paziente potrà essere richiesto di sottoporsi a esami del sangue e radiografici o a visite specialistiche al fine di evitare complicanze durante e dopo l’intervento chirurgico.