Il melanoma è il tumore della pelle altamente aggressivo che deriva dalle cellule della pigmentazione cutanea, i melanociti, e che si presenta come una lesione più o meno pigmentata che può crescere velocemente.
Il melanoma è una condizione neoplastica abbastanza frequente: nel corso degli ultimi anni si è registrato un incremento nella diagnosi di melanomi sottili, che generalmente sono meno pericolosi, mentre rimane stabile il numero di diagnosi dei melanomi spessi, che sono pericolosi e possono provocare metastasi.
Come si diagnostica il melanoma? Ne parliamo con il professor Marco Ardigò, Capo Sezione di Dermatologia Oncologica presso l’IRCCS Istituto Clinico Humanitas di Rozzano.
A chi rivolgersi dopo una diagnosi di melanoma?
La diagnosi di melanoma può essere sospettata sulla base di un’osservazione clinica di una lesione cutanea oppure confermata in modo definitivo attraverso un esame istologico. Il dermatologo è il primo riferimento per la diagnosi clinica e il sospetto diagnostico: è lui che può indirizzare il paziente verso un percorso di approfondimento e trattamento adeguato in base alla gravità della malattia.
Una volta formulata la diagnosi di melanoma, è fondamentale rivolgersi a un centro specializzato o a un centro di riferimento, dove essere seguiti da medici esperti e con competenze specifiche nel trattamento di questa patologia. Un percorso multidisciplinare, condotto da specialisti qualificati, garantisce le migliori possibilità di cura e di gestione della malattia.
Come vengono seguiti i pazienti ad alto rischio di melanoma?
L’identificazione dei pazienti ad alto rischio di melanoma rappresenta un aspetto molto importante in ambito dermatologico. È un processo complesso che si avvale di algoritmi e strumenti diagnostici che aiutano l’identificazione di questi pazienti. Gli aspetti che vanno considerati in questo tipo di valutazione sono svariati e comprendono le caratteristiche individuali del paziente e la storia clinica personale e familiare di melanoma. Inoltre, vengono analizzate le caratteristiche specifiche delle lesioni cutanee, come i nei presenti sulla pelle, mediante tecniche di dermoscopia, che consentono un’osservazione più dettagliata e precisa delle caratteristiche delle lesioni sospette.
In che percentuale il melanoma è pericoloso?
Oggi, grazie ai progressi in ambito dermatologico, è possibile curare il melanoma con successo attraverso la semplice asportazione chirurgica nell’80-85% dei casi. Per limitare i rischi legati a questa forma di tumore è fondamentale diagnosticarlo quando è ancora molto superficiale e sottile, al di sotto degli 0.8 millimetri.
La diagnosi precoce quindi è un elemento fondamentale per la cura del melanoma e per questo è molto importante che i pazienti effettuino regolarmente controlli della propria pelle e siano attenti ai cambiamenti cutanei, soprattutto in presenza di fattori di rischio.
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