La mucosectomia endoscopica (EMR) è una tecnica introdotta in Giappone nel 1984 con lo scopo di rimuovere lesioni del tratto gastrointestinale pre-cancerose o in stadio iniziale delimitate allo strato più superficiale della parete del tratto gastroenterico: la mucosa. In questi casi la mucosectomia endoscopica rappresenta una valida ed efficace alternativa all’intervento chirurgico.
Che cos’è la mucosectomia?
Nel corso degli anni sono state introdotte diverse varianti di mucosectomia endoscopica, ma la tecnica maggiormente utilizzata rimane la “lift and cut technique” ossia la tecnica di sollevamento ed asportazione.
La base della lesione viene infiltrata mediante un ago da iniezione utilizzando una soluzione composta da: fisiologica, adrenalina diluita 1:10000 e indago di carminio, un particolare colorante che consente di evidenziare i margini sottomucosi della lesione. Una volta sollevata la lesione si procede alla sua asportazione con un’ansa diatermica. Successivamente si osserva attentamente il sito della mucosectomia per trattare eventuali sanguinamenti e per verificare che la lesione sia stata asportata completamente. Infine si recupera la lesione per le analisi istologiche che saranno eseguite al microscopio i giorni successivi all’esame dai colleghi anatomopatologi.
È un esame doloroso o pericoloso?
La mucosectomia endoscopica è un esame sicuro e con poche complicanze se svolto in centri di riferimento.
I rischi sono principalmente due:
- emorraggia che si verifica nel 10% dei casi durante la procedura e che viene arrestata endoscopicamente mediante l’uso di speciali strumenti medici quali clip emostatiche, sonda termica, laser o elettrocoagulazione bipolare. Il rischio di sanguinamento persiste nei giorni successivi alla mucosectomia e decresce con il passare dei giorni;
- perforazione una rara complicanza delle mucosectomie che si verifica nello 0.5-2% dei casi e nella maggior parte dei casi viene gestita endoscopicamente. Per perforazioni maggiori, che non possono essere risolte per via endoscopica, l’unica alternativa è l’intervento chirurgico.
Follow-up
Successivamente alla mucosectomia endoscopica il paziente sarà invitato a sottoporsi a controlli endoscopici periodici sulla base del risultato istologico. Il fine dei controlli post mucosectomia è di valutare attentamente la zona interessata dall’esame e verificare che non ci sia stata una ricrescita della lesione trattata in precedenza. Qualora fosse identificata una recidiva, questa sarà nuovamente trattata per via endoscopica.
Sono previste norme di preparazione all’esame?
È necessario eseguire le norme di preparazione generali, in particolare deve essere osservata la sospensione di eventuali terapie a base di farmaci anticoagulanti orali previo consulto con il proprio cardiologo o con il centro della coagulazione di riferimento.
Per consultare eventuali norme di preparazione all’esame, è possibile visitare la pagina dedicata (cliccando qui).