COME TI POSSIAMO AIUTARE?

Centralino
+39 02 8224 1

Se hai bisogno di maggiori informazioni contattaci telefonicamente

Prenotazioni Private
+39 02 8224 8224

Prenota una visita in privato o con assicurazione telefonicamente, oppure direttamente online

Centri

IBD Center
0282248282
Dipartimento di Gastroenterologia
02 8224 8224
Ortho Center
02 8224 8225
Cancer Center
02 8224 6280
Centro Odontoiatrico
0282246868
Cardio Center
02 8224 4330
Centro Obesità
02 8224 6970
Centro Oculistico
02 8224 2555

Ipotermia

L’ipotermia è una condizione di emergenza in cui il corpo perde calore più velocemente di quanto rapidamente lo produca. Questa situazione porta a una pericolosa diminuzione della temperatura corporea, che scende al di sotto dei 35 °C. A queste temperature il cuore, il sistema nervoso e altri organi non riescono a funzionare correttamente.

Spesso l’ipotermia è causata dall’esposizione a una bassa temperatura atmosferica o dall’immersione in acqua fredda. Il suo sintomo principale sono i brividi, cui possono aggiungersi capogiri, fame, nausea, respirazione accelerata, difficoltà a parlare e un lieve senso di confusione, perdita della coordinazione, aumento della frequenza cardiaca e affaticamento. In casi più gravi è possibile che il polso rallenti e che si perda progressivamente conoscenza.

 

Quali malattie si possono associare all’ipotermia?

Le patologie che si possono associare all’ipotermia sono le seguenti:

  • Morbo di Addison
  • Sepsi
  • Shock settico
  • Ustioni

Si ricorda che questo non è un elenco esaustivo e che sarebbe sempre meglio consultare il proprio medico di fiducia in caso di persistenza dei sintomi. 

 

Quali sono i rimedi contro l’ipotermia?

In caso di ipotermia è fondamentale cercare di alzare la temperatura corporea. Per farlo non bisogna massaggiare o sfregare il corpo, ma recarsi se possibile, in un ambiente caldo e asciutto, togliendo eventuali indumenti bagnati e avvolgendosi in coperte asciutte, coprendo anche la testa e lasciando scoperto solo il volto. Per riscaldarsi è possibile cercare di acquisire calore dalla vicinanza di un’altra persona, bere liquidi caldi (ma non alcol) e tamponare con impacchi caldi, ma solo sul collo, sulla gabbia toracica o all’inguine, mai su gambe o braccia. È pericoloso anche usare acqua calda o lampade riscaldanti.

I medici potranno invece intervenire con l’emodialisi o una flebo per riscaldare il sangue, oppure attraverso la somministrazione di ossigeno umidificato o l’uso di una soluzione salina calda per riscaldare alcune aree del corpo, ad esempio la cavità addominale.

 

Con ipotermia quando rivolgersi al proprio medico?

In caso di ipotermia bisogna rivolgersi subito a un Pronto Soccorso.

I numeri di Humanitas
  • 2.3 milioni visite
  • +56.000 pazienti PS
  • +3.000 dipendenti
  • 45.000 pazienti ricoverati
  • 800 medici