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Tumore della vescica: uno specifico test delle urine per la sorveglianza attiva; lo studio di Humanitas

Gli specialisti dell’équipe di urologia di Humanitas, guidata dal professor Giorgio Guazzoni, nel corso del 2019 hanno condotto uno studio prospettico sul follow up dei pazienti con carcinoma della vescica non muscolo invasivo, sottoposti al protocollo di sorveglianza attiva. Lo studio, dal titolo Clinical performance of Xpert Bladder Cancer (BC) Monitor, a mRNAbased urine test, in active surveillance (AS) patients with recurrent nonmuscleinvasive bladder cancer (NMIBC): results from the Bladder Cancer Italian Active Surveillance (BIAS) project e pubblicato sul World Journal of Urology, ha analizzato la performance clinica di un test molecolare non invasivo delle urine. L’obiettivo dello studio era quello di valutare se l’utilizzo di questo marcatore molecolare possa ridurre il numero di cistoscopie a cui vengono sottoposti i pazienti in sorveglianza attiva.

La cistoscopia è un esame che consente di visualizzare l’interno dell’uretra e della vescica mediante uno strumento flessibile (cistoscopio) che viene lentamente inserito attraverso l’uretra fin nella vescica.

La sorveglianza attiva

La sorveglianza attiva, dunque, è il controllo del tumore a intervalli regolari e frequenti, che viene utilizzata in alternativa alla chirurgia endoscopica in pazienti selezionati che presentino una recidiva tumorale a basso grado di aggressività.

La tecnica è finalizzata al controllo della malattia evitando di sottoporre i pazienti, spesso anziani e affetti da multiple comorbidità, a ulteriori interventi chirurgici, senza pregiudicare la cura della malattia quando questa dia segno di progressione. 

Lesito dello studio

Lo studio ha analizzato il test Xpert BC Monitor di 106 pazienti con tumore recidivo della vescica di basso grado e un’età media di 72 anni, al fine di determinare se la tecnologia Xpert BC Monitor possa essere utilizzata in sostituzione alla cistoscopia durante il periodo di follow-up. Lo studio ha dimostrato che i pazienti con un test negativo non mostrano segni di progressione di malattia e potrebbero evitare di essere sottoposti ad una cistoscopia invasiva.

In conclusione, la performance clinica dei test Xpert BC Monitor ha soddisfatto i parametri di ricerca e il loro utilizzo potrebbe consentire agli specialisti di evitare cistoscopie non necessarie, anche in altre situazioni cliniche, con benefici per la salute dei pazienti e risparmio in termini di risorse per la struttura ospedaliera.

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