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Il sonno perso si recupera?

Dormire bene è importante e la qualità delle ore di sonno notturne può influenzare l’andamento della giornata. Può capitare di dormire poco o male e di svegliarsi stanchi o non riposati. Ma il sonno cosiddetto “perso” si recupera dormendo magari un po’ di più la notte seguente o concedendosi un riposino?

Grazie al contributo della dottoressa Lara Fratticci, Neurologa in Humanitas, proviamo a capire se sia possibile recuperare davvero il sonno perso e se un pisolino a metà pomeriggio sia effettivamente ristoratore.

“Occorre innanzitutto distinguere tra chi è in temporaneo debito di sonno, perché magari ha passato una notte sveglio o ha dormito poco e/o male, e chi invece vive una deprivazione di sonno cronica. A questo proposito, uno studio del Medical Center di Boston, condotto dal dottor Daniel Cohen, ha paragonato alcuni soggetti svegli per 24 ore di seguito ad altri che per tre settimane avevano dormito circa cinque ore a notte, e dunque poco. Coloro che erano svegli da 24 ore hanno recuperato con una dormita di dieci ore, per gli altri invece il recupero è stato molto più difficile. Ne consegue che più il debito di sonno è cronico, tanto più il recupero è arduo”, spiega la dottoressa.

Pisolino sì o no?

Il sonnellino può anche essere efficace, soprattutto nel pomeriggio. “È bene però che non sia un’abitudine, ma che ce lo si conceda nel momento del bisogno. Per essere davvero ristoratore deve durare da mezz’ora a massimo un’ora, in modo da raggiungere la fase REM e permettere così il recupero delle energie”, spiega la dottoressa Fratticci.

Perché è importante dormire bene?

“Sebbene il numero sia indicativo e possa essere leggermente inferiore o superiore per alcuni soggetti, il riposo notturno dovrebbe durare 7-8 ore. Dormire di meno, ma anche dormire di più, ha delle ripercussioni negative sul benessere e sulla salute”, sottolinea la dottoressa.

Dormire bene:

  • Aiuta la memoria, la concentrazione e l’attenzione.
  • Riduce il colesterolo e il rischio di patologie cerebrovascolari.
  • Aiuta a mangiare correttamente, contrastando il sovrappeso. La leptina (piccolo ormone proteico) infatti segue il ritmo circadiano e aumenta nel corso della notte, conferendo un senso di sazietà ed evitando che insorgano attacchi di fame notturni.
  • Contrasta il diabete. Dormire poco aumenta l’ormone dello stress, il colesterolo e gli zuccheri e facilita lo sviluppo di insulino-resistenza.
  • Allontana il rischio di ipertensione arteriosa, anch’essa legata all’aumento dei livelli degli ormoni dello stress.
  • Fa bene alla pelle. L’ormone cortisolo infatti rende la pelle più elastica, agendo su collagene ed elastina.
  • Aiuta il benessere generale e il buon tono dell’umore, con ripercussioni positive sulle performance personali e sulla vita di relazione.
Specialista in Neurologia

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