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Raffreddori primaverili, l’importanza del lavaggio nasale

Raffreddori primaverili, come intervenire? Ne ha parlato il dottor Luca Malvezzi, otorinolaringoiatra di Humanitas, durante la trasmissione “Cuore e denari” andata in onda lo scorso 13 maggio su Radio24.

Come evitare la diffusione di raffreddori primaverili?

“La prima regola è quella di lavarsi le mani ed evitare di toccarsi con frequenza il naso. La seconda è areare bene i locali in cui si soggiorna. Infine, consigliamo di soffiarsi il naso ogni volta che se ne avverte il bisogno, utilizzando fazzolettini di carta, quindi usa e getta. Il tutto senza dimenticare l’importanza del lavaggio nasale.”

Come deve essere eseguito il lavaggio nasale?

“Per il lavaggio nasale è sufficiente utilizzare una siringa con soluzione fisiologica. Si spruzza la soluzione in una narice tenendo la testa reclinata, in modo tale che la soluzione fuoriesca dall’altra narice portando con sé il muco. È importante che il getto sia tale da poter trascinare il muco, per questo si usa la siringa. Anche lo spray può andare bene, se ha un getto abbastanza potente”.

Ogni quanto va eseguito?

“Il lavaggio nasale dovrebbe essere eseguito spesso e non solo quando si è raffreddati, basti pensare a quello che respiriamo, soprattutto se viviamo in città. Andrebbe eseguito quotidianamente, proprio come il lavaggio dei denti, sia la mattina sia la sera, perché permette di ripulire, oltre al naso, anche i seni paranasali, liberandoci da quel senso di stordimento che viene causato dal muco che si deposita”.

Gli allergici come si devono comportare?

“Per loro il discorso è diverso, il problema non è solo quello del raffreddore, anche se questo è uno degli effetti dell’allergia. Le cause infatti sono diverse e vanno dalla fioritura, che in Italia è presente tutto l’anno, tranne che nel mese di novembre, allo smog e alla polvere. La rinite allergica non deve essere sottovalutata, soprattutto quando si associa a problematiche delle basse vie aeree come l’asma o l’iperattività bronchiale o quando riguarda fasce deboli come i bambini o le persone anziane. La sua conseguenza può essere una rinosinusite con o senza polipi che può condurre a bronchiti o, in casi estremi, anche a broncopolmonite. Per questo è sempre meglio che gli allergici evitino i rimedi fai-da-te e si rivolgano al proprio medico o a uno specialista”.

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