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Aloe vera (Aloe gastrointestinale)

L’Aloe vera viene utilizzata in caso di stipsi occasionale. Questo tipo di lassativo è piuttosto forte (non a caso i lassativi antrachinonici vengono definiti anche “purganti”). È bene dunque che l’impiego avvenga per brevi periodi (non più di 10 giorni) e limitato alle dosi minime in grado di produrre gli effetti desiderati.

 

Come funziona l’Aloe vera?

L’Aloe vera è un rimedio fitoterapico che contiene glicosidi antrachinonici, sostanze in grado di facilitare la contrazione della muscolatura del colon aumentando la peristalsi intestinale e favorendo il progredire delle feci verso l’esterno, e anche di aumentare la secrezione di acqua e sali da parte dell’intestino, rendendo la massa fecale più voluminosa e più morbida e quindi più facile da espellere. Questi principi attivi vengono solitamente poco assorbiti nello stomaco e nell’intestino tenue mentre si attivano nell’intestino crasso, dove sono metabolizzati grazie alla capacità della flora batterica di trasformarli in antroni, responsabili delle proprietà lassative. Solitamente l’effetto lassativo si manifesta dopo 6-12 ore dall’assunzione.

 

Come si assume l’Aloe vera?

La modalità di assunzione più diffusa è quella per via orale, sotto forma di succo condensato estratto dalla pianta.

 

Effetti collaterali dell’Aloe vera

Come tutti i preparati a base di antrachinoni l’utilizzo prolungato può portare ad assuefazione perché l’intestino smette di funzionare in modo adeguato e la peristalsi si riduce moltissimo. Questa condizione porta all’impigrimento dell’intestino, una condizione nota come “intestino pigro” (le contrazioni peristaltiche necessarie a favorire l’evacuazione potenziate artificiosamente attraverso l’utilizzo del farmaco possono compromettere, con il passare del tempo, la funzionalità della muscolatura del colon, che finisce per diventare incapace di contrarsi in autonomia).
Solitamente l’uso dell’Aloe gastrointestinale, nei giusti tempi e con dosaggi corretti, risulta ben tollerato. In caso di sovradosaggio o particolare sensibilità individuale possono però manifestarsi forti dolori addominali e diarrea con conseguente perdita di liquidi e sali minerali accompagnati dalla comparsa di altri disturbi legati a questa condizione (stanchezza, crampi muscolari, confusione mentale, debolezza).

 

Controindicazioni e avvertenze

È bene non somministrare questo rimedio fitoterapico né ai bambini, né alle donne in gravidanza e in allattamento. È controindicato anche nei soggetti che soffrono di disturbi gastrointestinali diversi dalla stitichezza occasionale (colite, intestino irritabile, occlusione intestinale). Particolare attenzione deve essere prestata anche in soggetti con malattie epatiche, renali o cardiache.

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