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Stenting della carotide


Lo stenting della carotide è una procedura che consente di eliminare un restringimento in una delle carotidi mediante l’inserimento, al suo interno, di un dispositivo metallico (stent).

 

Come si svolge lo stenting della carotide?

Lo stenting della carotide prevede l’inserimento di una protesi metallica (lo stent) all’interno di un’arteria carotide per eliminarne un restringimento causato dalla presenza di una placca ateromatosa. Per farlo viene utilizzato un catetere, che dopo essere stato introdotto nell’arteria femorale a livello dell’inguine viene spinto fino a livello del restringimento (stenosi) della carotide. La stenosi viene eliminata allargando l’interno dell’arteria gonfiando un apposito palloncino. Si procede quindi al posizionamento dello stent, che fissa definitivamente la placca alle pareti dell’arteria. Per evitare che del materiale possa staccarsi dalla placca carotidea e raggiungere il cervello si utilizzano appositi filtri. L’intera procedura viene eseguita monitorando le varie fasi con un’angiografia che prevede l’iniezione di un mezzo di contrasto.

 

Qual è l’ospedalizzazione richiesta?

La procedura viene eseguita in anestesia locale, che viene somministrata a livello dell’inguine. La sua durata varia in genere dai 20 ai 45 minuti.

Lo stenting della carotide è la tecnica di scelta per i pazienti a rischio operatorio elevato. La sua efficacia è paragonabile a quella dell’intervento chirurgico eseguito sui pazienti a basso rischio operatorio.

 

Lo stenting della carotide è doloroso e/o pericoloso?

L’incidenza di complicanze di uno stenting della carotide è simile a quella di un intervento chirurgico. Fra le più gravi sono inclusi l’attacco ischemico transitorio (2-3% dei casi) e l’ictus ischemico (1,2% dei casi). Possono inoltre verificarsi trombosi dello stent (meno dell’1% dei casi), reazioni allergiche al mezzo di contrasto (meno dello 0,5% dei casi), ematomi e, a distanza di tempo, nuovo restringimento della carotide a livello dello stent (meno del 4% dei casi).

 

Chi può sottoporsi allo stenting della carotide?

Lo stenting della carotide è indicato per tutti i pazienti con indicazione chirurgica che non possono affrontare un convenzionale intervento di endoarterectomia.

 

Follow-up

Dopo la procedura, il paziente deve sottoporsi ai controlli indicati dal medico. Fra le analisi che possono essere prescritte sono inclusi ecocolordoppler, TAC o risonanza magnetica.

 

Sono previste norme di preparazione?

In preparazione di uno stenting della carotide possono essere prescritti diversi esami diagnostici, fra cui ecocolordoppler, angio-TC e angio-RMN con mezzo di contrasto. Potrebbe inoltre essere richiesto di interrompere l’assunzione di alcuni farmaci e di iniziare ad assumerne degli altri. Il giorno della procedura il paziente deve avere con sé tutta la documentazione richiesta dal medico.
È necessario attenersi scrupolosamente alle indicazioni del medico riguardo all’alimentazione da seguire nelle ore precedenti lo stenting.